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Giuseppe Conte, gli incontri tra 007 italiani e Usa? La stoccata di Lilli Gruber: "Non mi sta dicendo niente di nuovo"

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Si parla di Giuseppe Conte e del suo presunto coinvolgimento nel Russiagate a Otto e mezzo, nello studio di Lilli Gruber, su La7. Tra gli ospiti c'è anche il leader del Movimento 5 Stelle. Parlando della taciuta cena tra Vecchione, ex capo servizi italiani, e il ministro della giustizia americano Barr in un ristorante di Roma nel 2019 - un incontro non previsto -, la conduttrice gli ha chiesto innanzitutto come mai lui non avesse dato quell'informazione al Copasir. E lui ha replicato: "Non ero specificamente informato, questa questione tre anni fa è stata vivisezionata dal Copasir. Barr ha chiesto delle informazioni come responsabile dell'intelligence".

 

 

 

La Gruber allora lo ha incalzato: "Che informazioni voleva?". "La cosa è secretata, il primo incontro c'è stato il 15 agosto...", ha iniziato a dire l'ex premier. Ma la giornalista lo ha interrotto: "Questa è cosa nota, non mi sta dicendo niente di nuovo". Ma Conte ha continuato: "I nostri non hanno aperto i nostri archivi, non hanno dato documenti, si sono attenuti allo stretto necessario. Il 15 agosto, dopo l'incontro nella sede ufficiale dell'intelligence, si sono spostati in un noto ristorante del centro". Il presidente grillino, insomma, ha sottolineato che se i diretti interessati avessero avuto cose segrete di cui parlare non sarebbero certo andati in un ristorante molto frequentato.

 

 

 

"Ma scusi lei ha mantenuto la delega ai servizi quando era premier, come faceva a non sapere di quella cena?", lo ha incalzato allora un'altra ospite del talk, Monica Guerzoni del Corriere della Sera. "Io non sono mai stato informato su colazioni, pranzi e cene dei membri dell'intelligence", ha risposto Conte. 

 

 

 

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