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Sondaggio Swg, elettori M5s e Pd si odiano: la rivelazione che seppellisce l'alleanza progressista

Letta e Conte

Tommaso Montesano
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I leader si guarderanno pure in cagnesco da mesi (anzi: a sentire Ignazio La Russa, di Fratelli d'Italia, da tre mesi Giorgia Meloni e Matteo Salvini neanche si sentono). Eppure per gli elettori del centrodestra non c'è gelo che tenga: a loro la coalizione piace. E il giudizio positivo è esteso a tutti gli altri partner dell'alleanza, non solo al proprio partito del cuore. Nel campo giallorosso, viceversa, gli stracci volano non solo tra i leader, ma anche, e soprattutto, tra gli elettori, visto che grillini e dem come è sempre stato, del resto- non si sopportano.

È questo - al di là dei numeri che certificano come la coalizione formata da Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia resti favorita in vista delle elezioni politiche del prossimo anno, con il 46,5% dei consensi rispetto al 41% del centrosinistra - il dato più sorprendente del "Radar" settimanale elaborato da Swg.
Il sondaggio, eseguito tra il 20 e il 24 aprile, oltre a chiedere agli interpellati quale sarebbe la loro preferenza in vista delle Politiche (e il responso premia, come detto, il centrodestra), ha sollecitato pure un giudizio sulle forze che compongono la coalizione prescelta. Tre le opzioni: positiva, neutra, negativa.

 

 

LUNGHI COLTELLI - E qui arriva la sorpresa: il 45% degli elettori di centrodestra ha un'opinione positiva della propria coalizione; percentuale che nel campo avversario scende al 28%. Una differenza che testimonia il diverso clima che si respira all'interno delle due coalizioni. Prendiamo il centrodestra: il 56% dei sostenitori della coalizione ha un giudizio positivo di Fratelli d'Italia. La percentuale scende quando si passa alla Lega (41%) e a Forza Italia (39%), ma senza raggiungere le cifre disastrose del centrosinistra, dove i lunghi coltelli sono di casa. Il partito che gode dell'opinione positiva maggiore- ce l'hanno il 30% degli interpellati favorevoli ai giallorossi - è il Pd. Ma rispetto alla formazione leader dell'alleanza avversaria - FdI - la differenza è di 26 punti.

Per non parlare di M5S, per il quale la maggioranza di chi si riconosce nel centrosinistra - il 28% - ha un'opinione negativa. Solo il 22% dei progressisti ha dei grillini un giudizio lusinghiero. Perfino gli altri partiti di sinistra, come Sinistra Italiana, Mdp-Articolo 1, Verdi, riscuotono una valutazione migliore (31% di positività; 21% di negatività). Conclusione: ciascun elettore di centrosinistra pensa tutto il male possibile degli altri partiti della coalizione (eccetto il suo).

 

 

PESSIMA PERCEZIONE - Una scarsa coesione che emerge anche dalla tabella con la quale gli elettori sono stati sollecitati a esprimere un giudizio sulle caratteristiche delle coalizioni (1 è il valore minimo, 10 è quello massimo). Ebbene, il valore maggiore il centrodestra lo ottiene sulla «capacità di governare»: 4,2. A seguire, con il medesimo punteggio di 4,1, ci sono la «credibilità delle posizioni politiche» e, appunto, la «coesione interna». Tutto il contrario di quello che accade a proposito dell'alleanza giallorossa, dove la qualità migliore riconosciuta alla coalizione- valore: 4,2 - è il «prestigio internazionale». Quanto alla «coesione interna», meglio soprassedere: raccoglie il punteggio di 3,6, il più basso tra le caratteristiche sottoposte agli interpellati.

Insomma, al di là delle frizioni degli ultimi tempi tra Meloni, Salvini e Silvio Berlusconi, la litigiosità dell'alleanza resta un tema che riguarda più il centrosinistra che il centrodestra. Le intenzioni di voto premiano Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia, in vantaggio con il 46,5% delle intenzioni di voto. Oltre cinque punti in più rispetto al centrosinistra, dove prosegue la discesa del M5S, arrivato al 12,7%. Un calo a tutto vantaggio del Pd, che rispetto alla rilevazione del 19 aprile guadagna lo 0,4%, salendo a quota 21,2%. E chissà che non sia anche questo lento tentativo dem di prosciugare l'elettorato grillino, oltre alla tradizionale avversione del Pd per i pentastellati, a rendere "frizzante" il clima tra i due partner giallorossi. La galassia centrista, formata da Azione di Carlo Calenda, Più Europa e altre liste minori, raccoglie il 7,7% dei consensi. 

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