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Sergej Lavrov contro Luigi Di Maio: "Politico non serio, impegnato nell'autopromozione"

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Sergej Lavrov accantona il piano di pace proposto da Luigi Di Maio. Il ministro degli Esteri russo sbeffeggia con poche parole il lavoro dell'omologo italiano e lo fa durante un'intervista. Qui, di fronte ai giornalisti di Russia Today, tuona: "Per quanto ne so, dice che la Crimea e il Donbass dovrebbero far parte dell'Ucraina ricevendo ampia autonomia. Bene, politici seri che vogliono ottenere un risultato e non si impegnano in autopromozione davanti agli elettori non possono proporre queste cose". 

 

 

Poi, nonostante l'Italia abbia negato di aver consegnato un piano per il cessate il fuoco in Ucraina, Lavrov cita il collega italiano che "è entrato nello spazio mediatico, facendo così attivamente pubblicità all'iniziativa in quattro punti: l'abbiamo solo letta, abbiamo letto che questa iniziativa può portare alla pace da tanto attesa". Il capo della diplomazia di Mosca osserva che, secondo i media italiani, questa iniziativa può "non solo soddisfare Russia e Ucraina ma anche creare un nuovo processo di Helsinki, nuovi accordi sulla sicurezza" e che è "già stata sostenuta dai Paesi del G7 e dal segretario generale dell'Onu Antonio Guterres". "Non so se questo sia vero o no", conclude, ma "questo provocherebbe rammarico per il livello di comprensione che gli autori di questa iniziativa hanno della situazione e per la loro conoscenza dell'argomento, per la storia di questa questione".

 

 

Insomma, quello di Di Maio "non è un piano serio". Parole al vetriolo quelle del braccio destro di Vladimir Putin, che arrivano dopo l'attacco di Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza di Mosca: "Sembra che non sia stato preparato da diplomatici, ma da politologi locali che hanno letto molti giornali di provincia e operano solo con fake news ucraine", era stata la sua critica in un post sul suo canale Telegram. 

 

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