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Emmanuel Macron, "Salut, Mario!": sconcerto a palazzo, ecco come ha accolto Draghi

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"Salut, Mario!": così Emmanuel Macron avrebbe accolto ieri il premier Mario Draghi, volato a Parigi per aprire il meeting dell’Ocse. L’Italia, infatti, è il presidente di turno. E per l'occasione il presidente del Consiglio ha partecipato a una cena all’Eliseo che sarebbe durata quasi quattro ore, stando al retroscena di Monica Guerzoni sul Corriere della Sera. Al centro del loro incontro il sostegno all’Ucraina, l'esigenza di rafforzare l’autonomia dell’Ue su difesa ed energia, ma anche il desiderio di rendere ancora più strette le relazioni tra Parigi e Roma.

 

 

 

I due leader provano a sostenersi a vicenda su alcuni temi cruciali. Draghi, per esempio, conta su Macron per la decisione sull'imposizione di un tetto al prezzo del gas, ma anche per la creazione di un nuovo "fondo di guerra" che utilizzi i 220 miliardi non spesi del Recovery plan per far fronte alla crisi innescata dal conflitto. Fu lo stesso presidente francese, due settimane dopo l'inizio dell'invasione, a proporre un piano per sviluppare l’autonomia strategica della Ue. Da allora, però, nulla è stato fatto in quel senso. Intanto, la situazione si fa sempre più drammatica e Draghi ha fretta, visto che i partiti della maggioranza e i sindacati chiedono con insistenza sostegni a famiglie e imprese per compensare il caro-bollette.

 

 

 

Il premier, insomma, starebbe provando a ottenere l'appoggio di Macron, sapendo che dall'altro lato Germania, Olanda e gli altri "falchi" del Nord non cederanno facilmente sul ricorso al bilancio comunitario. Nell'agenda di Draghi anche la necessità di trovare una posizione condivisa sulle adesioni alla Ue. Mentre lui è favorevole alla possibilità di dare a Kiev lo status di "rifugiato", Parigi e Berlino invece frenano. 

 

 

 

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