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Dl Aiuti, Lollobrigida e Meloni fanno il blitz: "Subito", maggioranza in tilt

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Il governo chiede alla Camera di rinviare la seduta sul Dl Aiuti alle 14. E' il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà a certificare, ancora una volta, l'impasse politica totale della maggioranza, appesa di fatto al vertice tra il premier Mario Draghi e il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte a Palazzo Chigi. Un confronto, tesissimo, da cui uscirà il verdetto: se la mediazione sul superbonus - il nodo cruciale del Dl Aiuti - è stata raggiunta, allora si voterà a Montecitorio senza problemi. Viceversa, si arriverà al voto di fiducia e a quel punto il braccio di ferro andrà in scena con conseguenze drammatiche. I 5 Stelle infatti rischiano di esplodere divisi tra "governisti" e "ribellisti", e se come sembra possibile vincerà questa fazione allora non salterà solo il Movimento, ma l'intero esecutivo.

Il tentativo di D'Incà è quello di guadagnare tempo, come già fatto martedì sera facendo slittare la discussione a oggi. Il vertice Draghi-Conte era programmato per le 16.30 ma la decisione di anticiparlo alla mattinata conferma quanto la situazione sia difficile. Al presidente della Camera Roberto Fico (grillino) non è restato che convocare la Conferenza dei capigruppo di Montecitorio prima della ripresa della seduta dell'Aula alle 14. E Fratelli d'Italia, di fatto unico partito all'opposizione, proprio su questo aveva tentato il blitz per mettere allo scoperto i nervi tesi tra Pd, M5s e Lega.

La Camera ha infatti dovuto respingere con 158 voti di differenza la proposta di inversione dell'ordine del giorno sull'esame del Ddl Aiuti avanzata poco prima da Francesco Lollobrigida, capogruppo meloniano, per esaminare subito il punto 3 dell'ordine del giorno. "Propongo a questo Parlamento di lavorare - ha detto Lollobrigida -. Invertiamo l'ordine del giorno e cominciamo a ragionare di argomenti che interessano gli italiani" e "sugli interventi a favore delle imprese del mondo turistico e agricolo". Lollobrigida, dopo il voto negativo sulla sua proposta, ha chiesto la convocazione immediata di una riunione dei capigruppo per "provare a ragionare di come possa lavorare questo Parlamento". 

"Assistiamo a un teatrino messo in scena da quelle forze politiche che sostengono il governo Draghi e che in ogni modo tentano di recuperare consensi, tenendo stretta la poltrona nonostante abbiano tradito tutti gli impegni con gli elettori. E' opportuno tornare al voto per avere una maggioranza coesa ed omogenea per dare all'Italia una prospettiva: con un simile Parlamento, che alcuni usano come luogo di scontro interno tra i partiti, è impossibile", è stato il duro commento di Lollobrigida a Radio Anch'io Estate, su RadioUno.


 

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