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Mario Draghi: "Chiedetelo a lui". Il tono che preoccupa Mattarella, retroscena terremoto

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Un rapporto cordiale, ma con vedute e prospettive diverse. In questa crisi che sta per abbattersi sul governo c'è un dettaglio da non sottovalutare: il confronto tra il Colle palazzo Chigi. Secondo gli spifferi del Palazzo riportati da LaStampa, tra Mario Draghi e Sergio Mattarella non ci sarebbe una convergenza di vedute. E il motivo è presto detto: hanno storia politica e background davvero diversi. Draghi, come riportano i suoi fedelissimi, ha una sola parola, non è incline alla mediazione.

 

 

 

Mattarella invece cerca il compromesso e vorrebbe evitare strappi e traumi per la maggioranza e l'esecutivo. Da un lato dunque c'è il Colle che si preparerebbe anche all'ipotesi di un bis dell'ex presidente della Bce, dall'altro c'è Draghi che ha fatto sapere di non essere disponibile a un governo senza i Cinque Stelle. Insomma al premier la scialuppa degli scissionisti di Di Maio non basta e dunque gli serve una prova di fedeltà da parte di Giuseppe Conte. In questo momento il telefono è bollente. Enrico Letta chiama e richiama Conte per avere rassicurazioni sulla tenuta della maggioranza. L'obiettivo è quello di circoscrivere la sbandata in Senato di domani come un incidente di percorso legato solo al nodo termo-valorizzatore inserito nel dl Aiuti.

 

 

Intanto, sempre secondo quanto riporta LaStampa, le telefonate tra il Capo dello Stato e Draghi proseguono. A chiamare è palazzo Chigi per confrontarsi sul da farsi e condividere la linea con il Colle. Ma a quanto pare i due protagonisti avrebbero obiettivi diversi. Ci sarebbe una sorta di gelo gentile tra Mattarella e Draghi che potrebbe portare il binario di questa crisi a una stazione imprevedibile. M ava sottolineato però che l'asse Colle-palazzo Chigi nel percorso di Draghi al governo non è mai stato messo in discussione, anzi Mattarella è stato sempre il punto di riferimento finale del premier. Ma adesso le cose potrebbero essere cambiate. Il temperamento di Draghi che non conosce mezze misure potrebbe portare il Colle a una riflessione. Il Quirinale ha un solo obiettivo: evitare lo sbandamento del governo. Ma per capire cosa possa accadere occorrerà attendere domani quando ci sarà il redde rationem a palazzo Madama. E in questo contesto in tanti vedono una sfumatura sinistra nel tono con cui Draghi, rispondendo a una domanda sull'ipotesi di un rinvio alle Camere del premier in caso di sgambetto da parte dei Cinque Stelle, ha detto "chiedetelo a Mattarella...". Un tono, secondo gli osservatori del palazzo, che nasconderebbe altro...

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