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Alessandra Ghisleri, il sondaggio profezia: "Solo lui può battere il Pd e vincere", il nome

Antonio Rapisarda
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Sarà "solo" un sondaggio: per quanto il quarto di fila a sostenere la stessa cosa. Fatto che in Sicilia il centrodestra - ancora diviso sul candidato per le prossime Regionali - farebbe bene a buttare un occhio sulla rilevazione fornita da Alessandra Ghisleri: sull'isola la coalizione vincerebbe solo con l'attuale governatore, Nello Musumeci. E dato che quello siciliano è - a meno di smentite - l'ultimo appuntamento prima delle Politiche, non è indifferente sapere che il "campo largo" potrebbe spuntarla clamorosamente nei confronti di tutte le altre proposte del centrodestra.

 

 

 

 

A indicare ciò è il report di Euromedia research (commissionato da Diventerà bellissima) secondo cui il candidato più competitivo per confermare Palazzo d'Orleans è proprio il presidente uscente. Musumeci, infatti, vincerebbe la sfida con Caterina Chinnici, la sua più che probabile sfidante (il campo largo deciderà nei prossimi giorni il candidato con le primarie). In particolare, il governatore - sostenuto da FdI- vincerebbe nettamente con il 46,8% contro l'europarlamentare del Pd che si fermerebbe al 37,6%. Niente da fare per tutte le alternative ventilate nel caso i leader nazionali dovessero chiedere il passo di lato a Musumeci (il quale ha affidato a Giorgia Meloni il dossier). Prendiamo il suo grande nemico: Gianfranco Miccichè. Il presidente azzurro dell'Ars perderebbe la sfida: il 38,4% per lui, 40% per la Chinnici. Niente da fare neppure per Stefania Prestigiacomo. L'ex ministro uscirebbe sconfitta contro la candidata del campo largo: 38,3% contro il 41,1%. Non riuscirebbe a spuntarla neanche l'europarlamentare Raffaele Stancanelli che si fermerebbe al 32%, mentre la Chinnici uscirebbe vincitrice con il 41,4%.

 

 


In soldoni: secondo Euromedia qui l'unica proposta di centrodestra con chance di vittoria è quella che rispetterebbe la "regola dell'uscente" ma che gli alleati - una fetta di Forza Italia siciliana e la Lega - intendono mettere in discussione. Musumeci da parte sua, per non incentivare i battibecchi, qualche settimana si è detto pronto a rinunciare «se il mio nome dovesse risultare divisivo» e se dal vertice (ancora da convocare) dovesse emergere un candidato «che unisce». Nel frattempo il primo sondaggio autorevole da quell'annuncio registra che nel centrodestra è lui l'unico a potercela fare. A questo punto, ha spiegato ieri, «mi pongo la domanda sul perché non sono ancora stato indicato come nome unitario del centrodestra: sono il presidente uscente. Credo di dover essere il candidato logico perla coalizione». Chi non vuol sentire ragioni - e sondaggi - è proprio Gianfranco Miccichè, secondo cui la rilevazione è fatta «con un candidato che è tutti i giorni sui giornali e in televisione». In ogni caso, per l'esponente azzurro, in Sicilia il centrodestra «vince con qualsiasi candidato. Quindi lo ripeto: Musumeci se ne faccia una ragione. Noi non lo vogliamo perché è stato sleale in questi anni». Di tutt' altro avviso Ignazio La Russa: «Ogni sondaggio fa storia a sé ma quello della Ghisleri fa un po' più storia degli altri...». Il cofondatore di FdI non si scompone davanti allo stop di Miccichè: «Che Musumeci non piaccia a lui o a qualcun altro - che ritengono che non avrebbero mano libera per fare cose buone e, teme lui, anche cose meno buone - è un dato. Ma che a livello popolare Nello sia il miglior candidato possibile non per vincere ma per stravincere sulla sinistra noi lo abbiamo sempre detto».

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