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Massimo Cacciari: "Vi dico come finirà al voto", la sentenza sul Pd

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Massimo Cacciari adesso si avventura in una profezia sul Pd in vista delle elezioni che lascia poco spazio a interpretazioni. Dopo lo strappo con Calenda e l'alleanza siglata con i rossi di Fratoianni, il giudizio del filosofo sulla performace della sinistra e soprattutto del Pd alle prossime elezioni è durissimo: "Poverino Letta, certo col senno di poi sì. Ma chi non avrebbe tentato un minimo di intesa? Certo è che a questo punto se il Centrodestra non si fa male e si presenta unito in tutta Italia, con candidati conosciuti e buoni, il Pd non vince in nessun collegio, nemmeno nel centro di Bologna. Calenda, magari insieme a Renzi nel terzo polo, potrebbe ottenere un ottimo risultato sottraendo molti voti al Pd. Letta doveva tentare il tutto per tutto, anche se non c'era alcuna strategia politica se non quella di restare al governo", afferma in un colloquio con Affaritaliani.it.

 

 

Parole davvero chiare che spiegano la crisi che si sta per spalancare sotto i piedi del segretario del Pd. Di fatto per il Pd si preannuncia una Caporetto che potrebbe travolgere il partito. Ma Cacciari mette in guardia da possibili sviluppi futuri della campagna elettorale: "Se gli altri, il Centrodestra, sono intelligenti sfruttano al meglio quanto accaduto in campagna elettorale. Attenzione, però, perché mi aspetto che qualcosa salti fuori in campagna elettorale, che dal punto di vista internazionale sarà senza esclusione di colpi. L'Europa non poteva giocarsi la Francia e ora non si può giocare l'Italia".

 

 

 

 

Infine alla domanda "per chi vota", Cacciari risponde così: "Non lo so ancora e non so se andrò a votare, valuterà in campagna elettorale. Fondamentale è la scelta dei candidati. Servono personalità molto attrattive per evitare un vero e proprio disastro. Ma sarà molto dura". 

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