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Moody's piomba sul voto: la frase choc che smaschera il piano della sinistra

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Ora scendono in campo anche le agenzie di rating. Le parole del capo economista di Moody's, Mark Zandi, in un'intervista a Repubblica sono una vera e propria ingerenza sulle elezioni che si terranno il prossimo 25 settembre. Zandi infatti mette bocca sul programma di centrodestra e di fatto va a toccare un punto fondamentale della campagna elettorale, la Flat Tax. Secondo il capo economista di Moody's la Flat Tax non è realizzabile. In realtà diversi economisti, come ha anche raccontato Libero in queste settimane, ritengono la tassa piatta fattibile e capace di dare ossigeno alle tasche degli italiani schiacciate dal caro vita.

 

 

 

Ma a quanto pare dalle parti di Moody's la pensano in maniera opposta, forse per dare un assist a Letta e al centrosinistra: "Poiché la spesa dello stato per gli interessi in percentuale del Pil aumenterà nei prossimi anni, l'Italia deve ridurre il proprio disavanzo primario al fine di tenere sotto controllo il bilancio nominale e il debito. Un'imposta fissa sul reddito ridurrebbe significativamente le entrate pubbliche, anche assumendo un effetto positivo sulla crescita, quindi probabilmente metterebbe in pericolo la sostenibilità del debito italiano. La flat tax è stata una proposta di punta della coalizione di destra (in particolare Lega e Forza Italia di Berlusconi) dalle elezioni del 2018, ma non è mai stata attuata per il gravoso onere che imporrebbe sulle finanze pubbliche italiane. Studi recenti dimostrano anche che ridurrebbe le entrate del governo e amplierebbe le disuguaglianze sociali, con benefici limitati in termini di minore evasione fiscale e aumento dei consumi dei nuclei familiari".

 

 

 

Forse la soluzione migliore per abbassare le tasse è quella proposta da Letta: aumentarle e introdurne di nuove. 

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