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Guido Crosetto, il Pd candida Laura Castelli a Novara: "Parte da -30%"

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"Tutti scandalizzati per la candidatura di Laura Castelli per il Pd nell'uninominale di Novara, che è uno dei peggiori collegi d'Italia per il centrosinistra: parte da -30/33 per cento". Il cofondatore di Fratelli d'Italia Guido Crosetto commenta con sarcasmo su Twitter la notizia che l'esponente di Impegno civico e viceministra all'Economia, Laura Castelli, già deputata del Movimento 5 Stelle e fuoriuscita dal partito di Giuseppe Conte per seguire Luigi Di Maio, sarà candidata per il centrosinistra nel collegio di Novara. 

 

 

 

 

Una candidatura risultata altamente indigesta alla base Pd, elettori e dirigenti locali. La Stampa parla di un "ribaltone, un blitz romano di prim'ordine per le modalità e il risultato". La Castelli sarebbe stata "paracadutata" dal Pd nella serata di sabato, un fulmine a ciel sereno, per l'uninominale della Camera a Novara e Verbania, al posto della dem Milù Allegra. L'ex grillina, ricorda il quotidiano diretto da Massimo Giannini, "per il centrosinistra piemontese è sempre stata un'acerrima nemica. Sei anni fa, infatti, la viceministra dell'Economia - ai tempi parlamentare - aveva preso di mira una candidata alle amministrative del Pd, insinuando che avesse un legame con l'allora sindaco Fassino e per questo nel 2021 Castelli è stata condannata per diffamazione aggravata".

 

 

 

 

Anche per questo, tra i vertici del Pd locale, la frase ripetuta fino all'ossesso a Letta è secca: "Non la vogliamo qui". Hanno vinto però realpolitik e delicatissimi equilibri di coalizione, con gli uomini di Di Maio piazzati in posti pesanti, al posto di candidati interni, per cercare di piazzarne in Parlamento il più possibile. "Siamo allibiti", commenta con la Stampa un altro dirigente, anonimo. E un "ufficiale" è ancora più duro: "Se a Roma vogliono perdere le elezioni a questo punto sono fatti loro".

 

 

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