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Mario Draghi, "linea bollente con i ministri": cosa sta succedendo

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Dopo l'appello di Salvini per un armistizio immediato sulla campagna elettorale per dare risposte concrete sul caro energia, arriva una prima risposta da palazzo Chigi.  Nessuna riunione tecnica, finora, su un eventuale decreto contro il caro energia. Fonti di governo interpellate dall’AGI fanno sapere che, al momento, non c’è in lavorazione un provvedimento di questo tipo, nonostante il governo sia al lavoro sul dossier, anche in vista dell’appuntamento europeo di metà mese, quando si incontreranno i ministri dell’Energia, convocati dalla presidenza di turno del’Unione.

 

 

 

Fonti ministeriali sottolineano anche che, per ora, non si è ancora parlato di una cassa integrazione scontata o gratuita per consentire alle imprese di fare fronte ai rincari. Quando si preparano provvedimenti di questo tipo, infatti, vengono preceduti da riunioni con i tecnici e i capi di gabinetto dei ministeri. Cosa che, finora, non è avvenuta. Insomma per il momento l'esecutivo non accelera, ma sta di fatto che l'emergenza è reale e si fa sentire sulle tasche degli italiani. Ma a fornire un quadro della situazione a palazzo Chigi è l'Adnkronos. Fonti del governo spiegano all'agenzia che "sicuramente, probabilmente nella giornata di martedì, si terrà una riunione per fare il punto, ma è arduo pensare a un intervento già nei prossimi giorni, non ci sono i tempi tecnici 'per far di conto', dice la fonte, spiegando che bisogna attendere il gettito fiscale di agosto, capire a quanto ammonta l’extra per rifinanziare le misure di sostegno in scadenza (come il taglio delle accise sui carburanti), e intanto continuare a cercare risorse aggiuntive, anche tra le pieghe di bilancio. Sono tante le ipotesi sul campo per fermare la corsa dei prezzi che assilla famiglie e imprese, ma "ciascuna ha un costo e va valutata trovando le coperture", perché sullo scostamento di bilancio la linea a Palazzo Chigi è ferma e non si sposterà di un millimetro: "Non si farà".

 

 

 

Oltre a rifinanziare le misure in scadenza con l’extragettito di agosto, l’intervento che per ora viene dato per scontato -sul fronte imprese- è quello di intervenire ancora una volta, nel modo più incisivo possibile, sul credito d’imposta, e assicurare alle aziende ’energivore e ’gasivore due pacchetti di energia calmierati, di produzione nazionale, che allevino i costi agevolando le produzioni. La linea telefonica tra il premier Mario Draghi, il sottosegretario Roberto Garofoli e i ministri Daniele Franco e Roberto Cingolani -i due più impegnati sul provvedimento atteso a settembre- è bollente.

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