Giorgia Meloni, la promessa: "Mia figlia? Se diventerò premier..."
"Le donne di destra interpretano la parità come una sfida e non come una concessione. Noi sappiamo che, qualunque sia il nostro sesso, nessuno ti regala niente". Giorgia Meloni, forte dei consensi che le assegnano i sondaggi - il 24% - si dice prontissima a governare l'Italia chiarendo ancora una volta che il suo impegno a Palazzo Chigi sarà quello di una donna che "non rinuncerà a nulla di ciò che riguarda mia figlia Ginevra che ha sei anni" e che per "esercitare il potere" userà l'esempio: "Se ti chiedo di fare una cosa per me, vuol dire che io l'ho fatta già 20 volte".
Intervistata da Chi la leader di Fratelli d'Italia ci tiene a ricordare di "non aver mai accettato il principio di ricevere un trattamento diverso perché donna: voglio raggiungere i miei obiettivi grazie alle mie capacità e non per il genere". La Meloni rivela anche di essersi spesso sentita inadeguata: "A volte tutto mi sembra più grande di me. Ma sono un soldato, io, una combattente".
E combatterà anche per assicurare alla figlia Ginevra una mamma presente: "Le donne si organizzano sempre. Basta guardare Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, che ha sette figli, o Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, che sta crescendo quattro maschi". "Sono convinta", aggiunte la Meloni, "che le donne abbiano delle capacità distintive che possono fare la differenza. Le prime cose di cui mi occuperò se vincerò le elezioni sono emergenza energetica e costo del lavoro. Adeguamento dell'assegno unico per la famiglia e legge di bilancio".