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Sanzioni, allarme di Matteo Salvini: la prossima mossa di Putin

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Torna a parlare, Matteo Salvini. Lo fa di buon mattino, oggi, domenica 4 settembre. E otrna a precisare la sua posizone circa le sanzioni alla Russia, dopo averle criticate alla vigilia per le conseguenze economiche alle quali ci stanno esponendo. "L'Europa dice che non si revocano le sanzioni? Bene. Teniamole, altrimenti è un cedimento alla Russia? Va bene, ma Lega e centrodestra chiedono uno scudo europeo a tutela di famiglie e imprese", ha rimarcato il leader della Lega.

Dunque è tornato ad invocare lo scostamento di Bilancio per fronteggiare la crisi energetica, misura osteggiata da Mario Draghi e Pd, così come non piace a Giorgia Meloni e ai Fratelli d'Italia. "Lo scostamento di bilancio è assolutamente necessario. Meglio mettere 30 miliardi adesso, invece di ritarne fuori 100 a dicembre, per pagare i cassintegrati", ha ricordato.

E ancora, parlando del complicato caso russo, Salvini ha affermato: "È probabile che non arrivi più gas russo. Non voglio fare l'uccello del malaugurio, ma per esempio, se sanzioni Rtl perché vuoi farla chiudere, Rtl cosa fa, sta ferma o reagisce e prova a controsanzionare?", si è interrogato ovviamente ai microfoni di Rtl 102.5. "Io spero di no, ma sulla sopravvivenza del Paese, delle famiglie e delle imprese, la politica non deve dividersi", ha concluso Salvini, profetizzando di fatto le contro-sanzioni di Vladimir Putin.

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