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Alessia Morani, il dramma della malattia: "Non mollo, ora è tutto relativo"

 Alessia Morani

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Alessia Morani, alla fine ha accettato la candidatura - a sua insaputa - al terzo posto nella lista del Pd alla Camera nelle Marche. Voleva rifiutare ma poi ha cambiato idea: "Tutti mi hanno detto che non posso restare in panchina". E poi la Morani, come confessa a Maria Teresa Meli sul Corriere della Sera, è "una combattente che non si spaventa", anche se sa benissimo che non ha possibilità di essere eletta. "Ci vuole ben altro per farmi desistere", prosegue.

 

 

Del resto non può essere un dramma lasciare Montecitorio per una donna che ha affrontato una grave malattia. Nel 2002, infatti, Alessia Morani è stata colpita da una leucemia. Non è riuscita a trovare un donatore di midollo e nel 2003 si è quindi sottoposta a un auto trapianto con le cellule staminali. Ha fatto anni di radioterapia, è diventata scheletrica, ha perso i capelli - "gli amici mi chiamavano Gollum", ironizza - ma alla fine ne è uscita. E nel 2013 si è candidata per la prima volta alla Camera con Bersani segretario. La sua carriera decolla però con Matteo Renzi, di cui diventa una fedelissima. Quando però Renzi ha lasciato il Pd lei è rimasta con Lorenzo Guerini e Luca Lotti, nella corrente di Base riformista, che in queste elezioni scomparirà. 

 

 

La Morani non è preoccupata, sta vivendo la sua "seconda vita": "Il che mi porta a relativizzare tutto. A cominciare dalle discussioni all'interno del Pd. Le ascolto da fuori e penso che i problemi siano altri".

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