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Silvio Berlusconi, "una vergogna nazionale": chi finisce nel mirino del Cav

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"Io personalmente considero questo ritardo una vera e propria vergogna nazionale": Silvio Berlusconi ha parlato così del progetto relativo al Ponte sullo Stretto di Messina. "Considero il fatto che a 160 anni dall’Unità d’Italia si debba ancora parlare di una questione meridionale il peggiore fallimento delle classi dirigenti del nostro Paese. Per questo faremo ogni sforzo per colmare questo divario, a partire dall’opera-simbolo del riscatto del Mezzogiorno e della capacità dell’Italia di realizzare grandi progetti", ha continuato il leader di Forza Italia, intervenuto da remoto durante un'iniziativa elettorale a Palermo a sostegno di Renato Schifani, candidato del centrodestra alla presidenza della Sicilia.

"Se fosse stato per noi e per i nostri governi, già da anni si attraverserebbe lo stretto comodamente in auto o in treno - ha assicurato il Cav -. La sinistra per ben due volte ha azzerato ciò che noi avevamo progettato, finanziato e appaltato a una grande azienda italiana di lavori pubblici. Ma adesso non ci faremo più fermare. Vedrete che la sinergia fra il presidente Schifani, il nostro bravissimo presidente della Calabria, Roberto Occhiuto, e il nostro governo nazionale ci consentirà di procedere speditamente".

A prendere la parola sull'argomento è stato anche Matteo Salvini, che ha detto: "Ai siciliani costa di più non avere il ponte sullo Stretto di Messina che avere il ponte. Qui si spendono circa 6 miliardi di euro per il mancato collegamento sullo Stretto".

 

 

 

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