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CartaBianca, Salvini al contrattacco: "Chi è stato pagato dalla Russia"

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La risposta al dossier su Mosca arriva a CartaBianca. Qui Matteo Salvini, nella puntata di martedì 13 settembre in onda su Rai 3, passa al contrattacco: "Dicano nomi e cognomi: chi hanno pagato?". Il riferimento è alla notizia diffusa dall'intelligence Usa per cui la Russia avrebbe finanziato partiti di altri paesi con 300 milioni di dollari dal 2014. "Gli unici che hanno preso soldi dalla Russia in passato sono stati i comunisti e qualche quotidiano italiano - tuona l'ex ministro nello studio di Bianca Berlinguer -. Liberi di farlo... Io non ho mai chiesto soldi e non ho mai preso soldi. La Lega querela? Ci credo... L'emergenza di chi è davanti al televisore sono le bollette... Dicano nomi e cognomi: chi hanno pagato? Se la Russia ha pagato il Pd, è giusto che si sappia".

 

 

E sulla polemica dei viaggi a Mosca, Salvini mette le cose in chiaro: "L'unico paese straniero che nella mia attività politica mi ha offerto un viaggio tutto pagato e spesato, che poi non feci, furono gli Stati Uniti. Io non ci andai, altri ci andarono pagati dal governo americano, liberi di farlo". Lunedì il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, inviava un messaggio alle ambasciate con sede in Europa. Messaggio che ha sollevato parecchio clamore, in quanto si accusavano diversi Paesi - di cui comunque non si conosce l'identità - di aver beneficiato di finanziamenti "coperti" distribuiti dal Cremlino.

 

 

L'obiettivo? Influenzare i politici. Stando a Blinken, il rapporto degli 007 sarebbe frutto di indagini di almeno 7-8 anni fa (si ricordano le indagini sulle manovre del Cremlino durante la campagna presidenziale del 2016 negli Stati Uniti). Nel dossier ci sarebbero anche tre pagine dedicate all’Italia. Eppure, il presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, Adolfo Urso, smentisce: "Al momento non esistono notizie che riguardano il nostro Paese in questo dossier. Mi sono confrontato con il sottosegretario con delega ai servizi segreti, Franco Gabrielli e al momento al governo è stato escluso che l'Italia compaia in questo dossier". Eppure, i soliti noti, hanno subito puntato il dito contro Salvini.

 

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