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Elezioni, "il numero magico": tam-tam impazzito nel centrodestra a urne aperte

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A urne ancora aperte, il centrodestra sembra essere lo schieramento favorito. Eppure nessuno può ancora cantar vittoria. A maggior ragione se si considera l'attuale legge elettorale, il Rosatellum. Il motivo? I due terzi dei 600 seggi di Camera e Senato (400 Montecitorio, 200 palazzo Madama) sono assegnati con il proporzionale e 1/3 nei collegi uninominali dove vince il candidato più votato. Numeri alla mano, la coalizione formata da Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia dovrebbe spuntarla. Almeno sulla carta, perché le sorprese sono sempre dietro l'angolo.

 

 

Se - spiega il Messaggero - il centrosinistra dovesse tenersi saldo nelle Regioni rosse e i Cinque Stelle dovessero raggiungere in alcuni collegi del Sud percentuali che superano il 30 per cento, allora non sono esclusi colpi di scena. Stando a Youtrend, il cosiddetto "numero magico", quello che potrebbe indicare il raggiungimento di una maggioranza autosufficiente in Parlamento è il 38 per cento.

 

 

Per la Camera il centrodestra può andare tranquillo, mentre per il Senato qualche difficoltà potrebbe esserci. Complici i numeri più ristretti e la presenza dei senatori a vita, che rendono più complicato ottenere una maggioranza solida. Tra i fattori principali da tenere d'occhio ci sono dunque i collegi uninominali in Toscana ed Emilia Romagna al Senato. Nel caso in cui il centrosinistra ne vincesse "almeno cinque su nove", sarebbe - prosegue Youtrend - il segnale della "tenuta del muro rosso". Da qui la chance del centrosinistra: vincere almeno una buona parte delle grandi città (Roma, Torino, Milano, Bologna e Firenze). 

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