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Giorgia Meloni, il flusso dei voti: ecco perché FdI ha trionfato

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Quando la partita è ormai chiusa, con Giorgia Meloni che ha trascinato il centrodestra a una grande vittoria elettorale, è tempo di analizzare i flussi. Stando all’analisi condotta dal Consorzio Opinio per la Rai, Fratelli d’Italia ha quasi sestuplicato i suoi voti rispetto al 2018, passando dal 4,4% al 25% alla Camera grazie soprattutto ai consensi che ha guadagnato in “casa”.

 

Complice il sostegno al governo di Mario Draghi che non è andato giù alla base elettorale di Matteo Salvini, il 40% di chi adesso ha votato per Fdi era elettore della Lega. Qualche voto la Meloni lo ha preso anche a Forza Italia (13%) e al Movimento 5 Stelle (9%): inoltre è stata praticamente l’unica ad aver convinto un buon numero di persone (10%) che nel 2018 si erano astenute. Il risultato deludente (ma comunque decisivo) della Lega si spiega anche col fatto che pure Forza Italia ha pescato tra gli elettori di Salvini: il 17% di chi domenica ha scelto Silvio Berlusconi in passato aveva votato per il Carroccio.

 

 

Passando invece agli altri partiti, molto interessante è l’analisi del Consorzio Opinio sul terzo polo. Alla vigilia del voto si riteneva che Carlo Calenda e Matteo Renzi avrebbero potuto sottrarre parecchi voti a Forza Italia, grazie soprattutto alle candidature delle ministre ex azzurre (Mara Carfagna e Mariastella Gelmini). Invece il terzo polo ha pescato voti soprattutto dal Pd (37%), ma anche da Lega (11%) e Movimento 5 Stelle (10%): solo il 7% degli elettori di Forza Italia ha deciso di passare con Calenda e Renzi.

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