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Lega, dal consiglio federale la lista dei ministri: la sfida di Salvini

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Viminale, Agricoltura, Infrastrutture e Affari regionali e riforme: questa la lista di ministeri che Matteo Salvini avrebbe compilato durante il Consiglio federale della Lega. Lista che poi finirà sulla scrivania di Giorgia Meloni. Da questo elenco emerge l'assoluta determinazione del leader del Carroccio sul dicastero dell'Interno, da lui già guidato durante il governo gialloverde. Nel corso del Consiglio, la Lega ha confermato i pilastri della sua campagna elettorale: "Avanti tutta sull'estensione della flat tax fino a 100 mila euro di fatturato e superamento della legge Fornero grazie a Quota41 per dare opportunità ai giovani".

I temi economici al centro della riunione, insomma, non sono cambiati. Nonostante le parole del presidente di Confindustria Bonomi, che ieri, lunedì 3 ottobre, ha detto: "Non possiamo permetterci flat tax e prepensionamenti". Parole che, tra l'altro, hanno portato La Repubblica a titolare "Assedio a Salvini" in prima pagina. Durante il consiglio federale, poi, tra le altre priorità sono state confermate anche la revisione del reddito di cittadinanza, il taglio della burocrazia e lo sblocco dei cantieri. Senza dimenticare l'emergenza relativa a bollette e caro energia, la prima da affrontare e risolvere.

Tornando alla formazione dell'esecutivo, Salvini ha ricordato che la Lega ha donne e uomini di valore “che possono ricoprire incarichi di grande responsabilità” e alla fine ha confermato di avere “idee chiare” sul da farsi e sulla squadra da portare al governo. Tutti i partecipanti, comunque, sono sembrati essere d'accordo su Salvini al Viminale. Anche Giorgetti. Qualcuno avrebbe detto: "Ha già dato prova di saper gestire quel ministero". Alla fine il segretario avrebbe chiosato: "Grazie a tutti, ora so cosa chiedere". Nessuna parola, invece, sul tema dei "nordisti", a partire dall'iniziativa di Umberto Bossi per il "Comitato nord".

Fondi del Carroccio, inoltre, fanno sapere che "il consiglio federale della Lega ha ascoltato la relazione del segretario Matteo Salvini e gli ha confermato pieno mandato per proseguire i lavori con gli alleati per dare all’Italia un governo politico e all’altezza delle aspettative". E ancora: "Nel corso della riunione sono state approvate all’unanimità le priorità del partito: stop al caro bollette, estensione e rafforzamento della flat tax, sicurezza da riportare nelle città, via libera ai cantieri, taglio della burocrazia, valorizzazione di settori strategici come l’agricoltura, la pesca e il turismo", concludono le stese fonti.

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