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Giorgia Meloni "ha ragione, pensino ai fatti loro": sconvolgente, chi la difende

Pietro Del Leo
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Le parole del neo ministro francese per gli Affari Europei Laurence Boone rilasciate a Repubblica, circa l'intenzione di una "vigilanza" sul rispetto dei diritti e delle libertà in Italia, piombano come un siluro nel confronto della politica italiana. Andando a travalicare il confine tra maggioranza e opposizione.

QUALI VIGILANTI?
A schierarsi con Giorgia Meloni, comprensibilmente indignata per la sortita d'Oltralpe, è il leader di Azione Carlo Calenda: la leader di Fratelli d'Italia, dice a l'Aria che tira su La7, «ha ragione, condivido», i francesi «si devono fare i fatti loro, loro non vigilano su nulla, se c'è una questione attinente allo stato di diritto se ne occupa l'Ue. Siamo un Paese dove per il momento c'è pieno stato di diritto, quindi è del tutto inopportuno».

 

Sempre dal suo partito, ecco Maria stella Gelmini, che a Sky Tg24 definisce le dichiarazioni di Laurence Boone «un po' fuori luogo. È importante che l'Italia venga rispettata nelle sue istituzioni e nei suoi rappresentanti». Da Fratelli d'Italia, attacca Daniela Santanché; quanto accaduto, dice, è «una invadenza ingiustificata. L'Italia è e resta sovrana e non accetta ordini o controlli dalla Francia e da nessun altro».

ANCHE MENTANA
Dall'Udc, il segretario Lorenzo Cesa, parla di dichiarazioni che «non agevolano quel clima di collaborazione tra Stati membri dell'Unione Europea in un periodo così drammaticamente instabile e incerto, che meriterebbe prudenza e maggiore rispetto per affrontare le sfide che abbiamo innanzi». Lo sdegno per lo scivolone della Boone va però oltre la politica. A scrivere un post molto duro in merito è anche il direttore del Tg di La7 Enrico Mentana: «Premesso che pochi sapevano, anche in patria, dell'esistenza di questa gigante della difesa democratica», ironizza in riferimento all'esponente politica, «viene da chiedersi chi abbia mai conferito al governo francese il ruolo di vigilante dei diritti e delle libertà italiani. È quel terribile complesso di ingiustificata superiorità che a volte coglie i nostri amati vicini francesi. Vicini appunto, non tutori». 

 

Una posizione, quella di Mentana, che su Twitter viene rilanciata dal leader della Lega Matteo Salvini, con tanto di emoticon degli applausi in segno di approvazione. Presa di posizione critica, poi, arriva anche da Myrta Merlino, conduttrice de L'Aria che Tira, su La7. «Abbiamo fatto leggi, conquiste e resistenze, sulla nostra pelle. Le donne italiane hanno bisogno di sorelle, non di tutrici. Giù dalla cattedra, anche se si sta a Parigi». Dando così il costrutto ad una reazione bipartisan contro questa plateale invasione di campo.

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