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Fdi, Lollobrigida: "Perché la sinistra tace?", un silenzio sospetto sulla Francia

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La Francia "veglierà" sul nuovo governo, eppure la sinistra tace. Di fronte all'ingerenza di Laurence Boone, ministro per gli Affari europei, il Partito democratico non proferisce parola. A denunciarlo ci pensa Francesco Lollobrigida. Il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera si chiede "per quale motivo la sinistra, anche il giorno dopo, tace di fronte alle gravi illazioni di Laurence Boone e non si è ancora pronunciata a difesa dell'Italia e dei cittadini".

Il ministro francese ha scomodato anche Sergio Mattarella, che ha condannato le parole d'Oltralpe liquidandole così: "L'Italia sa badare a se stessa". E non è stato da meno Mario Draghi, che, seppur in maniera più velata, ha fatto capire che "in Europa non ci sono preoccupazioni". Ma neanche il capo dello Stato e il premier uscente hanno fatto cambiare idea ai dem. "Non sono bastate nemmeno le loro dichiarazioni - prosegue Lollobrigida - per condannare le pesanti parole del ministro francese di ieri. Per fortuna, come dice Giorgia Meloni, i tempi del Pd che chiede l'aiuto di paesi esteri quando è in difficoltà, sono finiti il 25 settembre scorso". 

A fargli eco Wanda Ferro, vicepresidente del gruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati, che parla di un "rumore" provocato dal "silenzio assordante del Pd e di una sinistra che evidentemente non ha ancora accettato il verdetto degli Italiani e che ancora non riesce ad anteporre l’interesse comune alle proprie esigenze di bottega". D'altronde le parole del ministro francese hanno costretto lo stesso Emmanuel Macron a rettificare: "Lavoreremo con buona volontà con il premier italiano". 

 

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