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Senato, Ignazio La Russa e i franchi tiratori al contrario: "Chi lo ha votato", la voce

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Solo due senatori su diciotto di Forza Italia hanno votato per Ignazio La Russa. Eppure quest’ultimo è stato eletto presidente del Senato con 116 preferenze: questo significa che è stato decisivo l'appoggio dell’opposizione, da dove sono arrivati tra i 15 e i 18 voti, secondo altri conteggi "solo" 9. Praticamente dei franchi tiratori al contrario, forse nel tentativo di tagliare i tempi e di favorire un cortocircuito nel centrodestra, che sta vivendo ore piuttosto concitate.

 

 

La Russa ha superato i 115 voti del centrodestra nonostante i senatori di Forza Italia non abbiano risposto alla prima chiama, fatta eccezione per Silvio Berlusconi (che tra l’altro ha avuto un’accesa discussione in Aula proprio con il meloniano). È quindi sicuro il “soccorso” dell’opposizione nei confronti di La Russa: da chi sono partiti i voti decisivi per l’elezione e per quale motivo sono domande a cui si cercherà di rispondere nelle prossime ore.

 

 

Intanto Matteo Renzi si è sfilato: “Se lo avessi fatto, lo avrei rivendicato”. D’altronde il gruppo formato da Azione e Italia Viva conta solo 9 senatori, mentre i franchi tiratori dovrebbero essere stati 17. Difficile però sapere chi ha votato in favore di La Russa, a meno che non lo si dichiari apertamente. Intanto resta da sciogliere il nodo del governo nel centrodestra: la vera questione non era l’elezione del presidente del Senato, ma il veto posto da Giorgia Meloni su Licia Ronzulli. Quest’ultima vuole un ministero importante, forte del fatto che senza i voti di Forza Italia al Senato il centrodestra non ha la maggioranza.

Bruno Vespa, da par suo, sostiene che il soccorso sia arrivato dai grillini. La Russa, nel suo discorso di insediamento, ha ringraziato "anche chi non mi ha votato", riconoscendo il fatto che sia successo qualcosa di inspiegabile, almeno per ora. Per certo, quanto accaduto fa salire la tensione nel centrodestra, che forse voleva prendere tempo facendo sfumare il primo voto: sullo sfondo le trattative per i ministeri, così come ha ammesso Berlusconi nel battibecco in aula proprio con La Russa. Dopo il voto, i complimenti del Cav, il quale ha parlato però di un "forte disagio" in Forza Italia, auspicando che cadano i veti contro il partito azzurro.

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