Oddio, oddio, il governo non arriva. I litigi nel centrodestra stanno complicando le cose, e dall'opposizione c'è chi lancia l'allarme: la Meloni è già in ritardo. Un'accusa che dal partito di Giorgia rispediscono però al mittente. «Ma quale ritardo», si sfoga il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli. Che spiega: «I detrattori a ogni costo della Meloni dovrebbero ricordare che questa è una democrazia parlamentare. Fino all'insediamento del nuovo Parlamento, all'elezione dei presidenti di Camera e Senato, alla costituzione dei gruppi parlamentari, il Quirinale non può nemmeno stilare il calendario delle consultazioni».
Santanchè "sbrana" Giovanni Floris: "Perché sei vergognoso
La sinistra grida al nazismo. Ad azzardare un paragone a dir poco imbarazzante è Michele Santoro. L'ex giorna...Quindi, «il paragone fra la formazione del governo Draghi e il lavoro politico per la definizione del perimetro del governo Meloni è fuori da ogni logica». Già, fino ad oggi, giorno di insediamento delle nuove camere, la maggioranza non poteva fare niente di più. E se qualche screzio c'è stato, al momento non ha avuto conseguenze sui tempi di formazione dell'esecutivo. Non è tutto. La storia insegna che un risultato elettorale chiaro e una maggioranza ben definita (per quanto litigiosa) sono due condizioni fondamentali per arrivare a far nascere un governo in tempi rapidi. Cosa che in passato non è accaduta, anche nel caso di due esecutivi guidati da due attuali leader di opposizione.
Marco Damilano: "Governo, c'è un problema". Gufa e rosica? Smentito subito
Si discute sui nomi della nuova squadra di governo. Con il vertice di centrodestra "congelato" nella serata di...Partiamo da Giuseppe Conte. La nascita del suo primo governo, nel 2018, non fu affatto semplice: tra le elezioni (4 marzo 2018) e il giuramento (1º giugno 2018) passarono addirittura 88 giorni. Un'enormità. E non andò molto meglio neanche ad Enrico Letta. Dopo le elezioni del 24 e 25 febbraio 2013, infatti, ci vollero ben 61 giorni di attesa prima di vederlo a Palazzo Chigi. Difficile, nonostante tutto, pensare che la Meloni possa essere più lenta...