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Maiorino, domanda assurda a Meloni della grillina: la faccia del premier

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Giorgia Meloni rimane spiazzata. Una domanda di quelle incomprensibili che resteranno nella storia di questa giornata della fiducia al Senato. Protagonista assoluta in Aula è la grillina Maiorino che cerca di colpire il premier proprio su quella retorica (fortemente sponsorizzata dalla Boldrini) che prevede un rigoroso utilizzo del femminile per indicare le cariche istituzionali. Una retorica respinta al mittente dalla stessa Meloni che di fatto ha scelto di essere chiamata "il" presidente e non "la" presidente.

 

 

La Maiorino, forse tradita dall'emozione del suo intervento in Aula, chiudendo il suo attacco alla Meloni ha posto una domanda al premier: "Cosa è più ideologico? Imporre di utilizzare il maschile per le donne?". Ovvimente questa frase non ha alcun significato e la stessa Meloni, basita per l'interrogativo della grillina si rivolge stupita verso Tajani affermando: "Io non ho capito niente, ma cosa impongo io?".

 

 

E l'intervento della Maiorino è stato seguito in studio anche a Tagadà dove Gianni Cuperlo, ospite della Panella ha affermato: "Mah, su quel maschile e femminile non si è capito molto". Insomma l'attacco gratuito alla Meloni può far fare dei passi falsi. Una sorta di boomerang della cieca ideologia che vuole stravolgere la lingua italiana.  A quanto pare le discepole della Boldrini non hanno studiato bene le regole dettate dall'ex presidente della Camera. 

 

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