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Tagadà, il dubbio di Clemente Mastella: "Non so se la Meloni e Nordio..."

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Ospite di Tagadà, nella puntata di martedì 1 novembre su La7, Clemente Mastella dice la sua su Giorgia Meloni. "Manifesta la sua capacità di essere leader, ma sul piano delle opinioni sembra il metaverso di quello che ha dimostrato finora". Più in particolare il sindaco di Benevento si sofferma sull'ergastolo ostativo, inserito in un decreto legge durante il Consiglio dei ministri. "Mi chiedo se la Meloni sia ancora meloniana e, soprattutto, Nordio sia ancora nordiano". Per Mastella l'attuale ministro della Giustizia sull'ergastolo ostativo "aveva detto che è un'eresia di natura costituzionale, una sorta di schiaffo alla Costituzione". Da qui la citazione del 27esimo articolo che parla della "rieducazione" di coloro che non sono chiusi vita natural durante. "In realtà Nordio alla prima battuta non si è dimostrato nordiano".

 

 

Giusto oggi è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri e firmato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il provvedimento è suddiviso in nove articoli e riguarda le misure per il Covid, i rave party e il carcere ostativo oltre che il rinvio al 30 dicembre dell'attuazione della riforma Cartabia. 

 

 

Ma è proprio l'ergastolo ostativo a non andare giù a Mastella, che critica così la stretta sui condannati per alcuni reati gravi, in particolare mafia, terrorismo e associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga. Questi ultimi non avranno la possibilità di accedere ad alcun beneficio penitenziario, come i permessi premio e il lavoro esterno, a meno che non decidano di collaborare con la giustizia.

 

Qui l'intero intervento di Mastella a Tagadà

 

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