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Superbonus, lo sgambetto alla Meloni: cosa sta tramando il Cav

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Il Superbonus come possibile terreno di scontro tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. È passato un po’ in sordina il fatto che Forza Italia abbia chiesto una deroga immediatamente dopo l’annuncio della riduzione del Superbonus dal 110 al 90 per cento. La motivazione che ha spinto il governo a intervenire è da ricercare nei 38 miliardi di buco creati da tale misura, oltre che nell’essere andata prevalentemente a favore di redditi medio-alti.

 

 

Licia Ronzulli e Alessandro Cattaneo hanno presentato un emendamento per rinviare l’entrata in vigore della modifica: “Era doveroso intervenire, tuttavia - è la loro motivazione - è altrettanto doveroso dare delle certezze agli operatori del settore e non cambiare continuamente il quadro. Proprio per questo, Forza Italia lavorerà per spostare la data di scadenza delle agevolazioni almeno di un mese per chi ha già deliberato in assemblea di condominio e ha già stipulato contratti. In merito, presenteremo in Parlamento un emendamento ad hoc, anche per garantire un tempo di transizione adeguato”.

 

 

Giuseppe Vatinno su affaritaliani.it ha analizzato questa situazione potenzialmente spinosa per l’esecutivo: “Che Berlusconi abbia un buon peso al Senato e alla Camera è del tutto evidente come è evidente che la Ronzulli se la sia legata al dito la vicenda della sua esclusione ministeriale. E questo è uno dei motivi di rischio carsico per il governo di centrodestra, con la possibilità di un rilevante fuoco amico. Questo Meloni lo sa benissimo ma sa anche che non può dimostrarsi debole nei confronti del Cavaliere che aspetta solo l’attimo buono per metterle eufemisticamente i bastoni tra le ruote”.

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