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G20, la richiesta segreta della Meloni a Biden: "Me ne occuperò"

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È durato quasi un'ora l'incontro tra Giorgia Meloni e Joe Biden al G20 di Bali. L’incontro bilaterale tra la presidente del Consiglio e il presidente americano è stato il primo tra i due dopo la telefonata intercorsa lo scorso 26 ottobre. Il colloquio è cominciato con i complimenti di Biden a Meloni per essere l’unica donna premier al vertice del G20. "Cara Giorgia, ti faccio in primo luogo le mie congratulazioni. Te le meriti perché innanzitutto sei l’unica donna in questo tavolo di soli uomini", ha esordito il presidente. Poi il discorso di circa un’ora. Con al centro un patto sul gas.

 

 

Il patto è stato raggiunto dopo la richiesta della Meloni di uno sconto sulle forniture e sui prezzi del gas liquido che arriva in Italia dalle aziende americane. In modo da alleggerire il fardello degli aumenti dei prezzi dell’energia scatenati dalla crisi mondiale. Ma in cambio, Biden al governo italiano ha chiesto la continuità in politica estera nell'appoggio militare a Kiev contro la Russia e, soprattutto, l’addio agli accordi sulla Via della Seta con la Cina, perseguiti nei precedenti governi Conte. Su questo punto, i due leader si sono trovati d'accordo. Perché la Cina è un "partner commerciale imprescindibile", ma anche "una minaccia sistemica" secondo gli americani. D'altronde, la premier italiana sul tema ci ha fatto un pezzo di campagna elettorale.

 

 

"Ti prometto che me ne occuperò, cercherò di venire incontro alle esigenze del tuo paese": così dunque avrebbe replicato Biden, stando ai retroscena riportati dal Corriere della Sera. Anche se le aziende statunitensi che forniscono il metano sono private, l'inquilino della Casa Bianca ha promesso la sua voce in capitolo. Intanto, Meloni ha spiegato il suo terrore per i rischi sociali a cui andrebbe incontro l’Italia con il perdurare della crisi delle bollette. "Per noi le conseguenze del conflitto in Ucraina sono maggiori dal punto di vista sociale", ha detto la premier.  Ecco allora la promessa di Roma: rallentamento degli accordi con Pechino in cambio di più gas a minor prezzo. 

 

 

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