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Marcello Sorgi, "Salvini è disposto?". Siluro: cosa sta per succedere

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La vera domanda è questa: "Matteo Salvini è disposto a cedere?". A porla, in un fondo assai velenoso sulla Stampa, è Marcello Sorgi, tra i più acuti e autorevoli commentatori politici del giornalismo italiano. Il tema è quello, pesantissimo, della imminente prossima legge di bilancio: "Con una manovra di fine anno in larghissima parte destinata a fare da calmiere per il caro-bollette, quasi quasi non vale la pena litigare su quel che resta, cioè le briciole". Tra queste, ricorda Sorgi, il condono penale per gli evasori e l'innalzamento della quota di pagamenti in contanti fino a cinquemila euro, due misure molto politiche che sembrano essere finite, almeno per il momento, in stand-by. La coperta è corta, in cassa non c'è un euro da destinare a regalie o manovre di propaganda economica (stile reddito di cittadinanza del M5s o, ancora prima, bonus 80 euro di Matteo Renzi). Per Sorgi tutto questo è una buona notizia, ma per qualcuno nella maggioranza si tradurrà in sacrifici notevoli. 

 

 

 

 

Giorgia Meloni procede a tappe forzate, senza troppi annunci o proclami, e già "riuscire a vararla entro il 31 dicembre, sarebbe un risultato positivo innegabile, per un governo uscito dalle elezioni del 25 settembre e insediatosi il 22 ottobre", riconosce l'editorialista della Stampa. D'altronde, la manovra (e le manovre) è quasi obbligata, con 21 miliardi per le bollette e i 9 già stanziati. In campagna elettorale, Salvini e Lega hanno posto proprio le misure contro il caro-energia come un punto cardine del nuovo governo, dunque parte del merito andrà necessariamente anche al Carroccio. Che probabilmente, però, dovrà incassare molto poco sugli altri fronti caldi: la flat-tax per i lavoratori autonomi e la riforma delle pensioni.

 

 

 

 

 

Il ministro dell'Economia è Giancarlo Giorgetti, leghista e numero 2 di Salvini, talmente rigoroso e "draghiano" da non consentire regali al suo stesso partito. E così, sottolinea Sorgi, "l'aumento della flat-tax, riservata finora ai redditi autonomi fino a 65mila euro, dovrebbe riguardare coloro che decideranno di denunciare un incremento fino a 85mila", di fatto facendo emergere transazioni in nero. Sulle pensioni, si potrebbe passare da Quota 102 a Quota 103 (la somma degli anni di contribuzione e dell'età anagrafica), "avvicinandosi, sia pure correggendola, a quella fissata dalla legge Fornero". Legge che Salvini da anni dice di voler cancellare. Non sarà questo l'anno buono, molto probabilmente, perché i pochi soldi che girano serviranno a mettere in sicurezza famiglie e imprese.

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