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Marcello Sorgi e lo tsunami finanziario: cosa può accadere tra poco

 Marcello Sorgi

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Matteo Salvini "avrebbe preferito che il condono delle cartelle fiscali avesse margini più ampi, perché insieme ai contribuenti che potranno sanare le contestazioni da mille euro, ricorda, ce ne sono altri con debiti più forti verso l'Agenzia delle Entrate, che non hanno potuto pagare per le chiusure imposte dal Covid e per le difficoltà del caro bollette" ma ieri, osserva Marcello Sorgi nel suo editoriale su La Stampa, "era il giorno dell'armonia, della 'prudenza', come ha sottolineato il ministro dell'Economia Giorgetti". Quindi ecco il "via libera della Lega", "quello di Forza Italia", "quello della Commissione europea è atteso e anche i mercati internazionali mostrano di aver accolto bene la voglia di non strafare del governo".

 

 

Del resto, come dichiarano proprio il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il suo vice leghista, "questa è solo la prima legge di stabilità di un governo che si propone di governare cinque anni - e si assegna la stessa scadenza per realizzare i propri obiettivi", aggiunge l'editorialista. Che però avverte che ci aspetta un autunno difficile. "Adesso comincia un iter parlamentare a tappe forzate, dato che il tempo per approvare la manovra è poco più di un mese, e il termine del 31 dicembre è tassativo per evitare l'esercizio provvisorio".

 

 

In questo scenario contro il taglio parziale del reddito di cittadinanza "le opposizioni - 5 stelle e Pd, Azione è più dialogante - annunciano manifestazioni di piazza". La Meloni ha affidato al ministro Calderone "il compito di presentare la sforbiciata agli assegni distribuiti fin qui con larghezza come l'inizio di un ridisegno della misura, non necessariamente una cancellazione. Ma è chiaro che l'autunno caldo del governo - e soprattutto delle opposizioni - parte da qui".

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