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Meloni contro la Ue: "Energia, intervenga o sarà difficile far fronte ai costi"

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La situazione sta diventando talmente difficile che Giorgia Meloni parla di una "spada di Damocle" - quella del caro energia - che "drena le risorse". La presidente del Consiglio rivendica che "gli interventi per calmierare ci costano circa 5 miliardi di euro al mese", che "stiamo studiando le proposte arrivate" ma avverte, parlando alla platea dell'Assemblea Anci, che "se non interverrà la Commissione europea sarà difficile fare fronte a questi costi".

Intanto, il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, al termine di un confronto di 15 Stati che avevano chiesto mesi fa il tetto per il gas russo, chiarisce: "Abbiamo terminato una riunione tra i Paesi critici" sulla proposta del tetto al prezzo dell'energia e "c'è l'intento condiviso di non aderire" al piano presentato dalla Commissione Ue.

"Manterremo la posizione sull'idea di valutare complessivamente in un unico pacchetto la proposta della Commissione, sia per quanto riguarda il price cap, sia in merito agli altri termini quali la solidarietà e la trasparenza". Al momento, "c'è la condivisione da parte di 15 Paesi critici di non aderire alla proposta presentata dalla Commissione europea, per questo vogliamo trattare tutto complessivamente" ha poi aggiunto il ministro prima di raggiungere gli altri 26 ministri dell'Unione per una riunione del Consiglio Ue.

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