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Pd, assalto agli uffici in Europa: "La faccia di Putin insanguinata"

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Il Partito democratico si è spaccato ancora e non senza conseguenze. È accaduto al Parlamento europeo, dove tre europarlamentari dem, Pietro Bartolo, Andrea Cozzolino e Massimiliano Smeriglio, hanno votato contro la risoluzione che definisce la Russia stato sponsor del terrorismo. Quanto basta a scatenare l'odio. Dal partito di Enrico Letta sono infatti arrivate le denunce di alcuni adesivi apparsi sui muri degli uffici dem. 

"Questa mattina, dopo il voto sulla Russia Paese sponsor del terrorismo, abbiamo subito un atto grave di intimidazione: sulle porte dei nostri uffici, dentro il Parlamento Europeo di Strasburgo, abbiamo trovato degli adesivi con la faccia di Putin insanguinata e la scritta 'With my votes i support terrorist' (con i miei voti sostengo i terroristi, ndr). Non sappiamo chi li abbia incollati alle nostre porte e sull'episodio ci sono indagini interne", denunciano proprio Bartolo, Cozzolino e Smeriglio. La presidente Roberta Metsola, proseguono, "ha espresso la sua vicinanza e ha dichiarato che si attiverà immediatamente per identificare i responsabili. Siamo grati della solidarietà manifestata dalla presidente e da tanti nostri colleghi. La dialettica democratica, la libera espressione del pensiero, non possono in nessun modo, soprattutto all'interno di un'Istituzione parlamentare, essere messe in discussione".

I tre avrebbero votato contro la risoluzione perché ritenuta a loro dire controproducente in vista di una possibile soluzione diplomatica al conflitto. Da qui la promessa: "Continueremo a fare il nostro lavoro in coscienza restando a fianco del popolo ucraino, votando tutte le risoluzioni a sostegno dell'Ucraina, senza smettere di ricercare tutte le strade possibili per avvicinare il cessate il fuoco". 

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