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Elly Schlein, arriva il siluro del Pd: chi fa fuori la "maestrina"

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Tra Stefano Bonaccini ed Elly Schlein spunta il nome di Enzo Amendola come candidato alla segreteria del Pd. Anche se lui al momento nega, riporta Il Giorno, in realtà sarebbe in grado di sparigliare le carte. Perché lui, meridionale, stimato da Draghi, convinto europeista è "l'alter ego perfetto da contrapporre a Bonaccini", "è il nome su cui stanno ragionando i big contrari alla discesa in campo del governatore". Che sono schierati su due linee, una è quella che da capo a Dario Franceschini e l'altra ad Andrea Orlando.

 

 

E in qualche modo i due oppositori a Bonaccini avevano pensato a Elly Schlein, neo-deputata, ex vice di proprio Bonaccini ma "un derby tutto emiliano, per quanto fascinoso, convince poco i due ex ministri. La candidatura della Schlein, che finora non ha detto una parola (tranne una diretta Instagram sull''io collettivo') su una sua possibile discesa in campo, è ritenuta troppo debole e divisiva contro un Bonaccini visto come una macchina schiacciasassi", si legge nel retroscena sul Giorno.

 

 

Anche le donne dem  - sono oltre mille - hanno deciso di appoggiare Bonaccini così come molti sindaci e alcune correnti (Base riformista, Giovani turchi). Per questa ragione si opterebbe per un candidato più centrista e moderato che possa combattere Bonaccini sul suo terreno. La Schlein potrebbe restare in campo lo stesso con l'appoggio di Peppe Provenzano e Brando Benifei, oltre che dei giovani di Occupy Pd e delle Sardine.

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