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Armi all'Ucraina, svolta del governo: si decide in Parlamento

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La questione dell'invio di armi all'Ucraina approda in Parlamento. In particolare, oggi si vota alla Camera dei Deputati sulle mozioni riguardanti il conflitto russo-ucraino. Si tratta delle mozioni presentate da Italia viva, Azione e Partito democratico. Il governo ha deciso di rimettersi all'Aula. Cosa che il Terzo Polo non ha affatto apprezzato: "Il governo ha deciso di rimettersi all'Aula sulle nostre mozioni: mi appello al governo perché esprima una linea del paese in questo Parlamento", ha detto Ettore Rosato, presidente di Italia Viva. 

"C'è bisogno di tenere unito il paese su questo aspetto particolare - ha continuato Rosato -. Il governo faccia uno sforzo di attenzione su questo passaggio". Il leader del M5s Giuseppe Conte, invece, ha detto: "Pretendiamo un passaggio nelle Aule parlamentari affinché sia garantito ai cittadini il diritto ad una informazione trasparente. Se il governo vuole perorare questa linea guerrafondaia non si nasconda, venga in Parlamento a dirlo, venga a metterci la faccia non davanti al Movimento cinque stelle, ma davanti agli italiani".

Contrario all'invio delle armi anche il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni: "La retorica delle armi fino alla conquista della pace è retorica oltre ad essere infondata. Occorre oggi un cambio di passo". Diversa la posizione di +Europa, come spiegato da Benedetto Della Vedova: "Il nostro voto sarà un voto positivo alle mozioni che affrontano, senza infingimenti, il tema vero che abbiamo di fronte oggi: proseguire o no il sostegno militare all'Ucraina nel solco di quanto fatto dal governo precedente. Per noi bisogna proseguire nell'assistenza militare alla resistenza ucraina". 

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