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Meloni in ritardo? Vergogna classista della sinistra: "Nemmeno i camerieri..."

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Il ritardo di Giorgia Meloni non solo è stato evidenziato dalle opposizioni, ma è diventato anche un caso politico. A sollevarlo è stato Roberto Giachetti: “È la prima volta che veniamo convocati per le comunicazioni del presidente del Consiglio e la seduta viene poi rinviata di venti minuti senza motivazioni perché ritarda il presidente del Consiglio, come se fossimo camerieri”. Il deputato di Italia Viva ha proseguito tirando una stoccata alla maggioranza. Peccato che Giachetti incappi in uno sfondone classista: che cos'ha, di grazia, contro i camerieri?

 

 

“Io sono in questa aula da tanti anni - ha dichiarato - e non è mai successa una cosa del genere. Conoscendovi, perché siete capaci di tutto, magari si alza qualche collega della destra e dice che è colpa della sinistra perché c’era traffico. Vorrei sapere se ci sono precedenti”. Arrivata in aula con 20 minuti di ritardo, Giorgia Meloni ha aperto le sue comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo porgendo le sue scuse a Giachetti e a tutti i presenti: “Un motivo oggettivo di traffico non mi ha consentito di arrivare in tempo”. 

 

 

“Non immaginavo quello che avrei trovato stamattina. Non dico che sia colpa di qualcuno”, ha dichiarato la Meloni, che ha poi sottolineato un altro aspetto per evitare ulteriori attacchi: “Non ho detto che è colpa del sindaco Gualtieri, ho detto che ho trovato traffico. Poi - ha chiosato la presidente del Consiglio - ognuno trarrà le sue conclusioni”. 

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