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Salvini, un maxi piano miliardario per rendere sicure le città

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Matteo Salvini

Francesco Storace
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Una montagna di soldi da investire per la sicurezza nelle città. Tribunali, commissariati, presidi per la sicurezza, caserme. A nord, centro e sud d'Italia: anche al ministero delle infrastrutture Matteo Salvini ha in testa la serenità degli italiani. Infrastrutture per garantire più legalità, con finanziamenti che servono sia al Viminale che a via Arenula, dove ha sede il dicastero della giustizia. Quando entri nel ministero guidato dal leader leghista, nella stanza del "Capitano" trovi una serie di dossier sulle opere pubblica. E spicca il fascicolo intitolato "sicurezza". Ho sbagliato ministero, fa il cronista al suo accompagnatore? Macchè, Salvini ha ordinato la ricognizione di tutte le opere, dei progetti esistenti, di quelli finanziati, dei costi complessivi: anche la sicurezza ha bisogno di infrastrutture.

 

 


RICOGNIZIONE
E l'elenco è sterminato. Cogliamo fior da fiore, perché sarebbe impossibile dare il conto di tutto quello che c'è da fare, da controllare, da finire. Dal tribunale di Bari ai presidi di pubblica sicurezza in città come Bologna, Genova, Milano, Torino. La caserma di Napoli "Boscariello"; i Vigili del fuoco tra Barletta, Andria e Trani. La polizia a Catania, a Reggio Calabria la sede della Dia e la ristrutturazione della Questura. Al lavoro anche a Crotone per uffici della Polizia di Stato. A Palmi e Polistena, in Calabria, l'adeguamento dei beni confiscati alle mafie. Molto lavoro anche nella Capitale: la cartellina di Salvini prevede risorse per i presidi di polizia, a cominciare dai commissariati dei quartieri San Basilio, Prati, Appio San Giovanni, San Lorenzo, Casilino nuovo.

 

 


Ancora investimenti, a partire dalla caserma di Nettuno, dove si fa anche formazione per la Polizia. E poi Centro formazione per i vigili del fuoco all'Aquila. E, sempre nella Capitale, le strutture della Guardia di Finanza. Le singole cartelle indicano cifre significative, oltre allo stato dei progetti. Ad esempio, a Bari i lavori per il Parco della Giustizia procedono con sollecitudine, a breve ci sarà la Conferenza di servizi per l'utilizzo dei 405 milioni stanziati.


CASERME E TRIBUNALI
Si tratta di quattro lotti per il tribunale penale e la Procura della repubblica, per il tribunale civile, la corte d'Appello e la Procura generale, e per il tribunale di sorveglianze e le strutture dedicate ai reati commessi da minori. Tra le città oggetto del lavoro riguardante i presidi di polizia spicca quanto si prevede per Milano e Bologna e loro dintorni. In entrambi i territori, con una spesa di dieci milioni per ciascuno, si riammoderneranno importanti strutture locali: dalla caserma Marconi del capoluogo emiliano alla Taddeo della Volpe di Imola, alla Smiraglia/Polo Petri ancora a Bologna.

 

 


A Milano i finanziamenti riguarderanno il commissariato Città Studi, l'Autocentro Monforte Vittoria, la Ps Centro, Porta Ticinese, Comasina. Altri interventi importanti andranno ai presidi di Genova e Torino. Nel capoluogo ligure si prevedono investimenti per 4 milioni nella caserma Ilardi. Più nutrite le risorse destinati agli interventi necessari per la sicurezza nel capoluogo piemontese: costerà 75 milioni di euro la ristrutturazione della caserma Podgora; con altri 25 milioni di euro si lavorerà per la funzionalità di ulteriori caserme della città.


Ancora più sostanziose le risorse necessarie alla realizzazione della Caserma Boscariello di Napoli. Il finanziamento iniziale di 176 milioni è insufficiente e ce ne vorranno 278. Anche qui incide l'aumento dei costi di materiali da costruzione. In Puglia altri 16 milioni sono previsti per rimettere a posto la struttura dei vigili del fuoco nella Bat. Ad agosto un incendio ha colpito l'area dell'opera, sequestrata dall'autorità giudiziaria. Poco dopo è stata "liberata" per decidere le modalità di riutilizzo del nuovo comando provinciale.

 

 


PRIORITÀ
Occorreranno 128 milioni per la realizzazione del complesso polifunzionale della Polizia di Stato a Catania: qui, le procedure da definire sono state molto complesse e hanno subito vari stop. Ora finalmente si è pronti per l'avvio delle procedure di gara. E molto altro ancora. Le somme previste assommano a diversi miliardi di euro per l'intero complesso delle opere riguardanti la sicurezza da restituire al territorio portando a compimento anche progetti che si perdevano negli anni. La ricognizione voluta dal ministro, con decine e decine di schede riguardanti ogni singolo intervento, servirà a rendere ancora migliore nelle città - che sono molte di più rispetto a quelle sin qui accennate - l'azione delle forze dell'ordine, anche dal punto di vista logistico. Investimenti ingenti, insomma, per rendere sempre più efficaci le azioni di prevenzione e repressione. 

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