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Paragone sorprende Morani: "Quel sindaco mi deve 15mila euro"

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Botta e risposta tra Alessia Morani e Gianluigi Paragone. Dopo che l'ex parlamentare del Partito democratico ha denunciato la mancanza di "passi in avanti rispetto alle trattative con l'Europa", il leader di Italexit risponde per le rime. Accade a Omnibus, nella puntata di martedì 10 gennaio su La7. Qui Paragone esordisce: "Mi fa sorridere Morani. L'Ue è ferma alla casella del via. Anche qui l'Europa è in una contraddizione pazzesca". Il motivo?

 

 

"Sulla vicenda dei migranti - prosegue nello studio di Gaia Tortora -, non vincono i sovranisti, dato che in Francia non mi sembrano esserci, ma le esigenze di ogni Paese che deve fare i conti con dei numeri che non tornano". Nei giorni scorsi la Svezia, dal primo gennaio presidente di turno dell’Unione, ha ammesso che nel 2023 non ci saranno accordi sulla redistribuzione dei migranti. Quanto basta alla sinistra per puntare il dito, dimenticando però che la Svezia ha giustificato le sue parole ricordando le strette tempistiche. 

 

 

In ogni caso a zittire la polemica ci pensa Paragone: "Ogni governo fa delle scelte, condivisibili o meno, ma sono le loro scelte. Se no cambiamo pagina e ci ritroviamo con storie come quella che ha coinvolto Soumahoro". Insomma, lo liquida, "il business che si nasconde dietro l'accoglienza". E ancora: "È difficile il discorso dell'integrazione e senza soldi non si cantano messe. I comuni ormai non ne hanno più". Poi la confidenza che gela la Morani: "C’è un sindaco di un Paese che mi deve ancora 15mila euro, non me li dà perché non ha niente in cassa. Siamo a questi livelli".

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