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Draghi-Giorgetti, il "colloquio" ai funerali di Ratzinger: chi vogliono far saltare

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Il 5 gennaio scorso ai funerali del Papa emerito Benedetto XVI c'era anche l'ex presidente del Consiglio Mario Draghi. È stato tra i primi a presentarsi a San Pietro: al suo arrivo, ha scambiato qualche parola con il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, prima che iniziasse la messa funebre. Secondo quanto riporta Dagospia in un retroscena i due "si sono confrontati sulle dinamiche interne al Mef, ora che il governo ha messo nel mirino due alti papaveri del ministero, Alessandro Rivera e Biagio Mazzotta". Pare che l'ex premier abbia voluto "smentire una 'vulgata' che ha preso a circolare da tempo: 'Dicono che Rivera sia un Draghi-boy ma io l'ho trovato già al suo posto…".

 

 

Quindi Dago osserva che effettivamente Rivera "fu nominato direttore generale del Tesoro, a luglio del 2018, dall’allora ministro dell'Economia, Giovanni Tria. Erano i tempi del governo gialloverde, con Giuseppe Conte a palazzo Chigi e Matteo Salvini vicepremier e ministro dell'Interno".

Draghi, insomma, ci ha tenuto a sottolineare "di aver maturato personali riserve su Rivera, durante i mesi trascorsi alla presidenza del Consiglio, a causa di una gestione non ritenuta così efficace". Quindi avrebbe dato a Giorgetti "qualche 'suggerimento' sulla Ragioneria generale dello Stato, dove traballa la poltrona di Biagio Mazzotta". I due, conclude Dago, "si sono anche ripromessi di rivedersi presto". 

 

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