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Messina Denaro, Massimo Fini: "Finché c'è Berlusconi non si può sconfiggere la mafia"

Massimo Fini

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"È certamente importante che un criminale così efferato" come Matteo Messina Denaro sia stato "assicurato alla Giustizia" ma questa "vittoria", scrive Massimo Fini nel suo editoriale su Il Fatto quotidiano, è "un po' tardiva, quasi fuori tempo massimo, diciamo ai supplementari, perché il sessantenne Messina Denaro era malato di cancro al colon e, se per curarsi era costretto a sfidare tutte le norme di prudenza, vuol dire che, presumibilmente, non aveva più molto da vivere. Inoltre se i Ros sapevano, come pare, di questa malattia, non doveva poi essere così difficile sorvegliare gli ospedali oncologici siciliani".

 

 

Quindi Massimo Fini attacca il presidente di Forza Italia: "Oggi si dice apertamente che la mafia siciliana ha goduto di ampi favori anche da parte imprenditoriale. Ebbene Silvio Berlusconi ha avuto vari contatti con la mafia, dallo stalliere mafioso Mangano chiamato ad Arcore per difenderlo proprio dalla mafia, come se in tutto lo Stivale non ci fossero stallieri un po' meno compromessi, ai rapporti con Dell'Utri, cofondatore di Forza Italia, condannato a sette anni in via definitiva per 'concorso esterno in associazione mafiosa'". E ancora, sottolinea lo scrittore: "Nella sentenza definitiva su Dell'Utri, si legge che Berlusconi finanziò regolarmente Cosa Nostra almeno fino al 1992: l'anno delle stragi di Capaci e via D'Amelio".

 

 

A questo punto, conclude Massimo Fini, "vorremmo suggerire a Giorgia Meloni, che più o meno lecitamente si fa bella di questa cattura, di guardare all'interno della propria coalizione dove c'è un soggetto come Silvio Berlusconi che oltre a se stesso, il che già basterebbe, ha nel suo gruppo e anche fra i parlamentari e gli ex parlamentari forzisti soggetti compromessi, o addirittura condannati per rapporti con le tre maggiori mafie italiane". Perché "fino a quando Silvio Berlusconi sarà il perno, per il momento insostituibile, della politica italiana, non ci sarà modo per la magistratura, per la Direzione investigativa antimafia, per i Ros, per la polizia, per i carabinieri, per quanta competenza e buona volontà ci mettano, di sconfiggere la mafia".
 

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