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Luigi Di Maio, rovinosa beffa sul golfo Persico: rumors nella Ue

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Brutte notizie per Luigi Di Maio. Ricomparso al forum di Davos, dove è stato invitato in qualità di "amico dell’Ucraina", l'ex ministro degli Esteri potrebbe vedersi soffiare da sotto il naso il prestigioso incarico a cui è stato accostato nei giorni scorsi, quello di emissario dell’Unione Europea nel Golfo Persico. Si tratta certamente di un ruolo dall’alto profilo internazionale, per il quale il nome di Di Maio sarebbe apparso come certo a metà novembre scorso. In molti ci avevano visto una vera e propria rivincita per il fondatore di Impegno Civico.

 

 

 

Adesso, però, a creare l'intoppo è lo scandalo del Qatargate. Pare che a Bruxelles si stiano prendendo del tempo per decidere il da farsi. "Dopo quello che è successo, vogliono evitare di dare quell’incarico a un italiano", avrebbe detto qualcuno nei corridoi di Montecitorio, come riporta Domenico Di Sanzo sul Giornale. Ovviamente Di Maio non c’entra assolutamente nulla con l’inchiesta che coinvolge l’ex eurodeputato di sinistra Antonio Panzeri e l’ex vicepresidente socialista del Parlamento europeo, la greca Eva Kaili. Dunque non si capisce realmente il motivo di questo presunto stallo.

 

 

 

Secondo il Giornale, dietro la decisione di congelare la nomina di Di Maio ci sarebbe soltanto una ragione di opportunità. Ma non è tutto. Perché a Bruxelles potrebbero anche decidere di rinunciare del tutto alla creazione della nuova figura. Verrebbe eliminato, insomma, il ruolo di super inviato nel Golfo. Anche perché uno dei Paesi con cui questa figura dovrebbe avere dei rapporti è proprio il Qatar, ora al centro dell’inchiesta europea. Nel frattempo, l'ex leader grillino avrebbe ricominciato a tessere la sua tela, proprio a partire dalla partecipazione al World Economic Forum di Davos.

 

 

 

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