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Pd, Elly Schlein e il fango contro Meloni: "Volto becero, scelte brutali e illegali"

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Elly Schlein si prepara alla leadership. La dem, in lizza per la guida del Partito democratico, affila gli artigli contro l'esecutivo con attacchi triti e ritriti. "Questo governo - esordisce all'assemblea del Pd - ha mostrato il volto più becero di una destra reazionaria, senza risposte per il sud, per gli enti locali e per il trasporto, che sta tagliando la sanità universalistica che noi dobbiamo difendere". Per questo, prosegue, "abbiamo bisogno di ricostruire una identità solida". Identità che il vicepresidente della Regione Emilia-Romagna troverebbe nel Pd e non dunque nel governo Meloni reo di aver fatto "scelte brutali, illegali, inumane come quella di bloccare le persone sulle navi, nei porti, oppure allungandone le sofferenze dando porti più lontani invece che quelli più vicini". 

Oltre alla gestione dell'immigrazione, però, la Schlein punta il dito contro Roberto Calderoli. E, più in particolare contro il disegno di legge sulle autonomie che a suo dire "va rigettato con forza. Perché è inaccettabile, vuole cristallizzare le diseguaglianze territoriali esistenti. Scavalcando le regioni ma anche il Parlamento. Come puoi pensare di fissare i livelli essenziali con i dpcm, come puoi pensare di fissarli con la spesa storica?". Da qui l'appello ai dem: "Non possiamo essere favorevoli al Nord e contrari al Sud", perché "la nostra non può che essere un'identità antifascista, credo sia ancora importante ribadirlo".

Se i dem le assegneranno il mandato, ossia il timone del partito, la Schlein promette: "Saremo un partito femminista se la parità di genere non verrà sacrificata e quando nessuna compagna dovrà sentirsi dire 'lì ti ci ho messo io'". E pensare che la candidata alla leadership parla dello stesso partito che ha messo alla gogna la piddina Alessia Morani per una foto di Capodanno.

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