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Elisabetta Gualmini a Otto e mezzo, "mancamento in diretta tv"

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Un mancamento in diretta. Ecco l'impatto del Qatargate su Elisabetta Gualmini, politologa ed europarlamentare del Pd. L'inchiesta di Bruxelles ha sconvolto la sinistra europea e soprattutto quella italiana, con l'arresto dell'ex dem Antonio Panzeri e del suo ex assistente Francesco Giorgi e le indagini su Andrea Cozzolino. Ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7 la Gualmini ha confessato di essere rimasta sotto choc quando ha visto le immagini del padre di Eva Kaili, ex vicepresidente greca dell'Europarlamento in carcere da dicembre, uscire da un hotel con un trolley pieno di soldi. Un racconto ribadito anche in una intervista al Quotidiano nazionale.

 

 

 

"Scoprire episodi di corruzione così gravi e grotteschi è stato uno choc. Lo racconto nel libro Mamma europa, da pochi giorni in libreria per Il Mulino. Quando l’ho saputo ero in diretta tv e mi sono sentita male. Le foto dei trolley rigonfi di contanti di chi ha voluto mercanteggiare le proprie idee politiche con i soldi mi rimarranno impresse per tutta la vita. La reazione del Parlamento è stata forte e determinata, con misure rafforzate per evitare che reati così gravi si ripetano. Va detto, tuttavia, che la storia dell’Europa di questi anni non è questa cosa qui. Il Qatargate non offusca in nessun modo i risultati straordinari raggiunti".

 

 

 

 

Sull'Unione europea, la Gualmini si mostra ottimista: "L’invasione russa dell’Ucraina ha compattato i Paesi europei e ha posto le basi per un’Europa dell’Energia e per un’Europa della difesa, che sono tasselli di una maggiore integrazione politica. Le decisioni prese dopo la guerra, l’appoggio unanime all’Ucraina, ci dicono che l’Europa è più forte di prima. Non a caso Giorgia Meloni è andata a Bruxelles subito dopo essere stata eletta; ha capito che le decisioni rilevanti si prendono lì e che gli slogan anti-europei della campagna elettorale non avevano molto senso". 

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