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Meloni, lo scivolone del "Fatto": "Umilia il Parlamento". Ma i numeri smentiscono

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Poco importa al Fatto Quotidiano se Giorgia Meloni si è trovata a dover approvare una Manovra, con annessi e connessi, in soli due mesi. Il quotidiano di Marco Travaglio, nel tentativo di prendere le difese del fu premier Giuseppe Conte, arriva a parlare di "umiliazione delle Camere". Proprio così. Nell'articolo a firma di Giacomo Salvini, il Fatto sciorina i numeri e le critiche. "Nell’autunno 2020, nel pieno della seconda ondata Covid, la leader di Fratelli d’Italia accusava il governo Conte di 'deriva antidemocratica' e di agire 'in dispregio alla legge' per l’uso dei decreti del presidente del Consiglio (Dpcm) sulla pandemia. Un anno dopo, era il 10 ottobre 2021, sempre la leader dell’opposizione accusava il governo Draghi di 'mortificare il Parlamento a suon di decreti'. Oggi la presidente del Consiglio Meloni ha stabilito un record".

 

 

Eccolo il record: "Negli ultimi 15 anni il suo è il governo che, nei primi cento giorni, ha approvato più decreti legge, ossia quegli atti aventi forza di legge che devono avere i requisiti di necessità e urgenza e convertiti dal Parlamento entro 60 giorni dalla loro emanazione. Quindici in tutto, con una media di un decreto alla settimana". Uno scivolone bello e buono. E pensare che il giornalista ha anche dato la spiegazione dei decreti legge. Sì, perché la differenza tra i Dpcm a firma Conte e questi ultimi è tutt'altro che sottile. I primi sono emanati dal solo Presidente del consiglio - e non dal Consiglio dei ministri - e non devono essere convertiti in legge dal Parlamento. Il decreto legge, invece, è un atto che prevede il coinvolgimento sia del premier che dell’intera squadra dei ministri. Motivo per cui rispetto al Dpcm, il decreto legge è considerato più garantista. Peccato però che il Fatto abbia ben pensato di ometterlo. 

 

 

Anzi, si legge ancora: "A certificare il numero dei decreti approvati nei primi 81 giorni di mandato è stato l’Ufficio per la Programmazione del governo di Palazzo Chigi presieduto dal sottosegretario Giovanbattista Fazzolari: nella prima relazione sul monitoraggio dei provvedimenti attuativi, aggiornato al 10 gennaio, il governo aveva approvato 14 decreti legge. Oggi, dopo i cento giorni, sono diventati 15 con l’aggiunta della norma sulla trasparenza per i benzinai. A questi si aggiungono 9 disegni di legge e i 17 decreti legislativi per un totale di 41 provvedimento". I suoi predecessori? Draghi (13), Renzi (11), Berlusconi-4 (9), Gentiloni (8), Monti (7), Letta (7), Conte-1 (7), Conte-2 (6). Certo, quest'ultimo ha puntato direttamente sui Dpcm. 

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