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Tagadà, alta tensione Panella-Delmastro: "Questo tono non piace", "Senta..."

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Tagadà intercetta Andrea Delmastro. Il deputato di Fratelli d'Italia è, assieme a Giovanni Donzelli, al centro della cronaca politica. Sarebbe stato lui a dare al collega le informazioni sulle intercettazioni in carcere di Alfredo Cospito. "I documenti citati in Aula - spiega ai microfoni di Tiziana Panella nella puntata dell'1 febbraio su La7 - non erano secretati". Come precisa Delmastro, "c'è una differenza tra relazioni e intercettazioni. Queste sono relazioni che abbiamo e che servono al decisore politico. A chiunque tra i deputati me lo chiede, io rispondo".

 

 

Ma Luca Sappino, inviato del programma, cerca di rincarare la dose: "Ma non ha avvisato Giorgia Meloni di quanto Donzelli le avesse chiesto?". "Scusi - non attende a replicare -, che democrazia è quella dove il governo viene interrogato e dice: 'prima dimmi per cosa vuoi utilizzare queste cose?'". A quel punto è la stessa conduttrice a incalzarlo: "Certo che Donzelli è bravissimo con le date, se le è ricordate tutte. Anche i virgolettati precisi".

 

 

Un modo per dire che solo una conversazione a parole tra i due non sarebbe stata possibile. Un'accusa che fa subito storcere il naso al deputato: "Senta Panella, ora gliene riferisco io una. Addirittura questa è stata mandata da Cospito a un convegno di anarchici a Bologna, dove diceva: 'Bisogna fare il salto di qualità nell'azione distruttiva non più contro le strutture ma contro gli uomini perché il vento della paura cambi posizione'. Guardi che memoria ho anche io". "Questo tono - conclude la Panella rimproverando l'ospite - non ci piace".  

 

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