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Dimissioni Montaruli, FdI durissima con Mulè: "Schiaffo che lascia l'impronta"

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Passo indietro. Augusta Montaroli si dimette: passo indietro per la sottosegretaria all'Università e nome di spicco in Fratelli d'Italia. Le dimissioni dopo la condanna in Cassazione per uso improprio dei fondi consiliari della regione Piemonte, i fatti risalgono al periodo che va dal 2010 al 2014.

La Consulta ha stabilito un piccolo sconto di pena rispetto alla condanna in appello arrivata a Torino nel 2021: da un anno e sette mesi si passa a un anno e sei mesi.

Ma le dimissioni della Montaruli aprono anche un grosso caso politico nel governo. Infatti, nel mirino di FdI finisce Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia, che dopo la condanna aveva di fatto auspicato il passo indietro dell'ormai ex sottosegretaria. "Il caso Montaruli? Lei o il suo partito devono trarre le conseguenze e capire cosa fare, nel suo caso c'è una condanna definitiva, si deve valutare se mette in imbarazzo il governo", aveva detto Mulè nella mattinata di oggi, sabato 18 febbraio.

E ora, dopo il passo indietro, fonti di FdI fanno trapelare parole di fuoco: "Mulè pensava di metterci in difficoltà con le sue provocazioni: ha preso uno schiaffo morale dalla Montaruli la cui impronta gli manterrà la faccia ben più rossa di quanto rubiconda già sia. Che provocatorie insinuazioni vengano da un personaggio come Mulè, che di pregiudicati eccellenti nel suo partito ne vanta più di uno, >è intollerabile". 

Parole pesantissime. E ancora, si rileva, "hanno creato infatti non poco subbuglio in ambienti di FI, visto che anche Berlusconi è un condannato in via definitiva e ciò nonostante resta il deus ex machina degli azzurri. Senza contare", fanno notare le stesse fonti di Fdi, che la vicenda Rimborsopoli in Piemonte, "ha toccato punti drammatici con il suicidio dell'ex assessore regionale Angelo Burzi, tra i fondatori di Forza Italia nella Regione".

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