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Jasmine Cristallo, la vignetta a luci rosse che inguaia la Schlein

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Si fa presto a dire Mattia Santori. La verità è che forse Elly Schlein potrebbe scivolare su un'altra sardina, Jasmine Cristallo, altrettanto confusa e forse ancora più imbarazzante del suo ex capo. E' impietoso il ritratto che Tommaso Labate verga sul Corriere della Sera della attivista calabrese, diventata famosa tre anni fa come volto giovane dell'anti-salvinismo e che ora con ogni probabilità verrà cooptata dalla segreteria nella squadra che comanderà il "nuovo" Pd uscito dalle primarie. Ironia della sorte: la Cristallo, insieme a Santori, aveva contribuito a garantire a Stefano Bonaccini la rielezione alla presidenza dell'Emilia Romagna a suon di ospitate roventi in tv contro Salvini, e ora ha contribuito a faro fuori.

 

 

 

Paradossi di un radicale convinta, proprio come la Schlein. Memorabile, in questo senso, una sua supercazzola sul termovalorizzatore di Roma: "Perché tutto sta nel fare la propria parte, il termovalorizzatore va bene solo come extrema ratio. Prenda me: può succedermi di tutto, ma mai, e dico mai, che sia uscita di casa senza portare appresso il posacenere da borsa!", è una delle frasi della Cristallo che Labate utilizza per inquadrare il personaggio. E' la nouvelle vague del Pd, populista, semplificatrice, filo-grillina per filosofia prima ancora che per agenda. 

 

 

 

 

Nel 2019 era stata lei, 41enne di Catanzaro, ad animare la contestazione e "la protesta dei balconi" contro l'allora ministro degli Interni Salvini, in tour in Calabria per le regionali. Diventa un personaggio tv, volto femminile del progressismo "democratico". Quando a Bologna Santori fonda le sardine, con la benedizione di Romano Prodi e qualche capobastone emiliano del Pd, la Cristallo è già un piccolo personaggio mediatico e ne diventa la "referente per il Sud". Il suo curriculum, ricorda Labate, è perfetto: poster di Che Guevara. "Guccini, Battiato e De Andrè" come musicisti preferiti, "I Quaderni dal carcere di Antonio Gramsci" come libro del cuore. Sembra quasi un fumetto, tant'è stereotipata l'immagine della passionaria di sinistra.

 

 

 

 

Considerando che potrebbe diventare un braccio destro della Schlein, non mancheranno i motivi di frizione sull'Ucraina: "La guerra è come il termovalorizzatore, le armi sono l’extrema ratio, bisognerebbe insistere sulla soluzione diplomatica e sul ruolo dell’Unione europea, non mi faccia ripetere le cose che ho già detto mille volte".

 

 

 

Aveva avuto modo di commentare la crisi diplomatica riferendosi al legame tra guerra e organo sessuale maschile: insomma, una pura manifestazione di ego maschista. Il 3 marzo del 2022, a invasione iniziata da pochi giorni, la Cristallo pubblicò una indimenticabile vignetta-commento sul tema: da una parte il celebre quadro L'Origine del mondo di Courbet, raffigurante l'organo sessuale femminile. Dall'altro un "pene", identificato con "l'origine della guerra". La Schlein, ultra-femminista, magari si sarà fatta però almeno una risata.

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