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Sallusti, verità scomoda sulla Schlein: "Chi è l'ultimo fenomeno da baraccone"

Alessandro Sallusti
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Succede anche che la polizia sfondi la porta di un appartamento ritenendolo occupato abusivamente e si ritrovi nel salotto del questore di Roma, che ovviamente abusivo non era. L’Italia è un paese meraviglioso, ci siamo limitati a suonare il campanello del covo dove era tenuto prigioniero Aldo Moro, e in mancanza di risposta ce ne siamo andati, ma facciamo irruzione a casa del capo della polizia di Roma. Certo, questa è grossa ma tutto sommato la si può chiudere lì con un sorriso anche se il fatto la dice lunga sull’efficienza della pubblica amministrazione che non sa neppure dove abita uno dei suoi massimi esponenti. In effetti siamo uno strano paese, il paese che apre un dibattito sul fatto se eliminare o no l’orso che si è divorato un giovane cristiano solo perché transitava nel suo territorio: non dobbiamo essere disumani, dicono i più.

 

 

Bene, ma se l’orso fosse un umano, quantomeno andrebbe braccato, arrestato, processato e condannato all’ergastolo per omicidio volontario aggravato da futili motivi, perché altrimenti io mi dico orso- oggi autodefinirsi il genere va di moda ed è pure iper tutelato- e forte pure del fatto che la mia compagna potrebbe testimoniarlo, in quanto dice alle sue amiche che lo sono e pure noioso, mi metto a sparare a chiunque mi disturbi certo di farla franca. Paese strano, dicevamo, quello in cui Carlo De Benedetti passa per essere un prototipo dell’imprenditore democratico illuminato ma può permettersi di licenziare il direttore, Stefano Feltri, del suo giornale, Il Domani, perché non fa esattamente quello che dice lui senza che un solo democratico, soprattutto tra quelli che la menano in continuazione con la libera stampa, alzi il ditino per dire: scusate compagni, non è che per caso ci siamo sbagliati e che De Benedetti è un padrone della peggior specie e anche un po’ fascistoide?

 

 

Più complicato diventa spiegare un’altra stranezza, sempre per rimanere nella cronaca delle ultime ore, cioè come sia possibile che il segretario del primo partito di opposizione, Elly Schlein, stia senza se e senza ma dalla parte dei palestinesi, quelli che due giorni fa hanno ucciso a Tel Aviv un turista italiano e che ieri hanno alzato i calici per festeggiare la sua morte. Cin Cin Elly, ultimo fenomeno da baraccone di un paese già baraccone di suo. E comunque orgoglioso di essere italiano, buona Pasqua a tutti voi lettori. 

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