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Carlo Rovelli, Sallusti: "In attesa di vederla a Sanremo, le confesso che mi è caduto un mito"

Alessandro Sallusti
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Ma che ci faceva il fisico Carlo Rovelli sul palco del concertone del Primo Maggio? Intendo, perché un uomo che nel 2019 è stato inserito nella lista dei cento migliori pensatori del mondo dalla rivista Foreign Policy non resiste alla tentazione di apparire e giocare su un campo che non è il suo? Certo, lui di fisica sa praticamente tutto, è pure un filosofo e tante altre cose, ha scritto uno dei più bei libri che abbia letto – “Cinque brevi lezioni di fisica” – eccetera eccetera, ma è la prova vivente che anche un genio può cadere sulla buccia di banana della vanità. 

Su quel palco non suo Rovelli si è scandalizzato che Guido Crosetto sia il nostro ministro della Difesa perché in passato ha collaborato con Leonardo, la nostra industria degli armamenti. Ora, detto che le bombe atomiche e i missili più micidiali non li hanno pensati, progettati e costruiti né Crosetto né Giorgia Meloni bensì dei fisici suoi colleghi, quale sarebbe lo scandalo? Che il ministro della Difesa non è un esperto di cetrioli? Lui conosce Crosetto? Ci ha mai parlato? Sto ponendo troppe domande, mi scuso. Ma è solo per dire che l’eccesso di intelligenza a volte crea più problemi che benefici, un po’ come l’eccesso di altezza dei giocatori di basket che talvolta li rende lenti e impacciati. 

 

Probabilmente Rovelli ritiene possibile che un Paese importante dell’Occidente non abbia un esercito, una Difesa e quindi una industria dedicata (cose che peraltro ha pure la neutrale Svizzera). Lo dico a ragion veduta perché lui nasce così, pacifista a oltranza al punto da essere arrestato, nel 1977, per renitenza alla leva. E al punto da scambiare più di recente l’autoproclamato Stato dell’Isis per un modello interessante di esperimento sociale. Ora è evidente che Rovelli può pensarla come crede ma è altrettanto evidente che quando esce dal seminato spara cavolate nonostante sia tra i cento pensatori più importanti. 

Ci parli come solo lei sa fare di neutrini e neutroni, professore. Lei che ha fondato il suo pensiero sul dubbio non spacci per certezze cose di cui sa poco e nulla, ci lasci il dubbio che Crosetto possa essere una persona saggia e perbene. E poi non si scandalizzi, non è da lei. Un suo collega pensatore, Pier Paolo Pasolini, ebbe a dire: «Chi si scandalizza è sempre banale e sempre male informato». In attesa, professor Rovelli, di vederla al prossimo Sanremo con la Ferragni le confesso che lunedì ci è caduto il mito del prof dei prof.

 

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