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Ignazio La Russa, "chieste le dimissioni": chi firma la petizione

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Tutti contro Ignazio La Russa. Sono oltre centomila le firme raccolte fino a ora con lo scopo di chiedere le dimissioni del presidente del Senato. A dare il via all’iniziativa è stata Rifondazione Comunista, che ora conta 104mila sottoscrizioni. Tutte da consegnare nella mattinata di giovedì 25 maggio a Palazzo Madama.

 

 


 
"Alle 11.30 saremo all'ingresso principale di Palazzo Madama ma non sappiamo ancora se saremo ricevuti dall'ex, speriamo presto, presidente La Russa” che “per ora non ha risposto alla nostra lettera”. Queste le parole del segretario Maurizio Acerbo, spiegando che le firme sono state raccolte in meno di due mesi dopo “le dichiarazioni diffamatorie verso i partigiani e offensive nei confronti di tutte le vittime del nazifascismo, a seguito della sua ricostruzione dell'azione partigiana di via Rasella e dell'eccidio delle Fosse Ardeatine”. 

 

 


Ed ecco che tra i firmatari spiccano i nomi di personaggi della cultura, dello spettacolo, del giornalismo e dell'associazionismo. Chi? I partigiani Aldo Tortorella e Gastone Cottino, ma anche la scrittrice Edith Bruck e lo storico Alessandro Barbero.

 

 

 

Per tutti loro “in questo periodo l'ex ministro della difesa, esponente del partito erede del Movimento Sociale Italiano, non ha mancato di reiterare affermazioni offensive verso la stessa Costituzione di cui ha negato il carattere antifascista. Non era mai accaduto che 104.000 cittadine e cittadini chiedessero le dimissioni del Presidente di una delle due Camere, segno che si è superato davvero il segno”. Nel mirino un colloquio in cui l’esponente di Fratelli d’Italia ha spiegato che "nella Costituzione non c'è alcun riferimento all'antifascismo. Credo che ciò accadde sotto la spinta dei partiti moderati che non volevano fare questo regalo al Pci e all'Urss”.

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