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Elly Schlein scaricata dalla Stampa: "Se la segretaria non è in grado…"

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Elly Schlein appare sempre più sola dopo la debacle del centrosinistra alle elezioni comunali. La segretaria del Pd ha ammesso che si è trattata di una sconfitta netta: “Il vento a favore delle destre è ancora forte. Sapevamo che sarebbe stato difficile, non si cambia in due mesi e ci vuole tempo per costruire un centrosinistra vincente”. Intanto però c’è chi già inizia ad abbandonarla: nell’edizione odierna de La Stampa la Schlein è stata messa dinanzi alla dura realtà. 

 

 

Se non è in grado di ingaggiare il corpo del partito nella battaglia - ha scritto Annalisa Cuzzocrea - e in un solido progetto comune, chi sta lì ad aspettare che fallisca avrà vinto la scommessa”. Per quanto concerne le comunali, è chiaro che il caso di Giacomo Possamai mette in imbarazzo il Pd: è stata la vittoria di un politico giovane che ha chiesto ai leader nazionali, Schlein compresa, di rimanere lontani dalla sua città. “Il Pd e il centrosinistra vincono dove i loro leader non mettono la faccia: non un buon auspicio”, ha commentato la Cuzzocrea. 

 

 

In particolare su La Stampa ci si lamenta della mancanza di idee all’interno del Pd: “La vaghezza riguarda molte, troppe posizioni. Poi c’è il resto. Ci sono le alleanze, con il terzo polo dilaniato e i 5 stelle esangui. Schlein ha ragione quando dice che la costruzione di un’alternativa non si fa da soli. Ma ha torto se pensa che non sia in capo a lei, una responsabilità soprattutto sua, lo sforzo della costruzione di un campo che tiri dentro il Movimento, ma non lasci alle ortiche e alle sue faide intestine l’area di centro”. 

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