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Schlein, l'ex premier che la farà cadere: l'elefante nella stanza del Pd

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Elly Schlein ha un elefante nella stanza. E si chiama Paolo Gentiloni. Di fatto dopo la sconfitta alle amministrative è accaduto di tutto. La segretaria è stata messa spalle al muro dai dirigenti dem e il suo cerchio del tortellino (così chiamano il club di fedelissimi di Elly) sta per sgretolarsi. Ma dicevamo di Paolo Gentiloni. Già perché il Commissario europeo agli Affari economici ed ex premier rivendicherà un ruolo da capolista alle prossime europee del 2024. Ma come ha ricordato ilCorriere della Sera la Schlein è stata frettolosa ad annunciare che in vista del voto per Strasburgo il Pd presenterà tutte capoliste donne.

Una scelta che ha immediatamente scatenato le ire dei dem che vogliono far fuori la segretaria prima dell'appuntamento decisivo per le liste delle europee. In tanti sostengono che un commissario europeo e anche ex premier del calibro di Gentiloni non può essere posizionato in seconda fila ad esempio nel Lazio.

 

E questo non è un dettaglio da poco. Gentiloni ha il suo peso all'interno del Pd e dunque il suo nome potrebbe portare all'incidente finale tra le mura del Nazareno capace di ribaltare gli equilibri del partito e spodestare una segretaria che diciamocelo senza paure di smentite: non è stata eletta con i voti dei tesserati Pd che avevano preferito Bonaccini. Ora si corre ai ripari, c'è chi la difende, c'è chi usa il classico "giù le mani" dalla Schlein. Ma essere leader significa anche questo: intestarsi le sconfitte. Non solo le vittorie.

 

 

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